Ha scelto un giorno sbagliato per salutare. Avrebbe meritato una domenica tutta per lui. L’algerino ha vissuto ieri l’ultima partita al Maradona da calciatore del Napoli. In scadenza di contratto, a fine stagione andrà via. Il club azzurro non ha mai fatto un’offerta di rinnovo per lui, per due ragioni: l’ingaggio pesante e le poche garanzie di tenuta fisica. Nessun tributo particolare, nessun riconoscimento davanti al pubblico che ha salutato il solo Insigne. Ma…
Napoli, non solo Insigne: andrà via anche il “dimenticato” Ghoulam
Probabilmente il miglior terzino sinistro degli ultimi dieci anni. Meno tecnico di Kolarov, meno atletico di Alex Sandro e sicuramente non esplosivo come Theo Hernandez, Faouzi Ghoulam è stato il miglior compromesso tra i tre. Scriviamo già con una punta di nostalgia generata da quel maledetto 1 dicembre 2017, il primo grave infortunio che l’ha costretto ai box e a combattere costantemente coi demoni di nuove ricadute. Eppure la catena mancina viaggiava al ritmo di Ghoulam (Hamsik, Insigne)… Varrebbe la pena ricordare cosa ha perso il Napoli senza il ragazzo algerino, senza dimenticare il contributo (comunque importante) del lusitano Mario Rui. Ma di questo ce ne occuperemo poi… Fatto sta, che il laterale classe 1991 lascerà il Napoli al termine dell’attuale stagione, il suo contratto scadrà a giugno e la società partenopea ha già scelto di non rinnovarglielo. Proseguirà la sua carriera altrove, anche se non sembra remota la possibilità di appendere gli scarpini al chiodo con discreto anticipo. Negli spogliatoi aveva lo sguardo commosso, Faouzi ha instaurato un legame fortissimo con la terra partenopea. Spalletti gli ha concesso minuti ieri contro il Genoa, proscenio del suo saluto allo stadio che l’ha apprezzato, dal 2014, per la qualità dei suoi cross e le letture offensive sempre varie e mai banali. Passato inosservato, troppo inosservato forse, l’addio di uno dei migliori terzini che il Napoli abbia mai avuto. Chissà come sarebbe andata se non fosse mai esistito quel maledetto dicembre del 2017... Nessuno può dirlo, ma si può affermare con estrema certezza che Faouzi, leader silenzioso dal cuore d’oro, mancherà tantissimo soprattutto come uomo.
di Andrea Fiorentino
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