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Gattuso dopo le accuse di razzismo: “La mia è una famiglia di emigranti. Come potrei io esserlo?”

Gattuso
REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - JANUARY 20: Napoli Manager, Gennaro Gattuso looks on prior to the Italian PS5 Supercup match between Juventus and SSC Napoli at Mapei Stadium - Citta' del Tricolore on January 20, 2021 in Reggio nell'Emilia, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

GATTUSO RAZZISMO – “La mia è una famiglia di emigranti. Come potrei io essere razzista?”. Così Gennaro Gattuso replica alle accuse a su indirizzo arrivate in questi giorni dopo che è stato accostato alla panchina del Valencia.

Gattuso: “Quando sento dire che sono razzista mi sembra di impazzire”

“Se mi chiamano Ringhio, ci sarà un motivo. Non vado a caccia di facili consensi, non faccio il simpatico a comando”. L’ex allenatore del Napoli ha parlato ai microfoni de Il Corriere della Sera: “Sono uno che lavora, che ha sempre lavorato, che ha faticato tanto e che è grato alla vita per quello che gli ha dato. Quando sento dire che sono razzista mi sembra di impazzire. Nessuna persona, mai, può essere giudicata per il colore della pelle. Conosco tanti con la pelle bianca che non si comportano bene. Il razzismo va combattuto, sempre. Ho allenato decine di giocatori che avevano la pelle diversa dalla mia, nel mio ristorante ne lavorano tre, ho avuto compagni di squadra ai quali ho voluto bene. Per me non conta il colore della pelle, conta la persona. La sua onestà, la sua lealtà”.

Non solo accuse di razzismo, ma su Gattuso è stato detto anche che non avrebbe potuto allenare per le sue condizioni di salute. Il riferimento è alla sua malattia autoimmune, la miastenia oculare, che però non gli ha mai impedito di fare il suo lavoro: “Anche a Napoli, dove ho allenato grandi giocatori in una grande società”.

Serena Grande

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