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Giordano a Radio Marte: “Mertens è un campione vero, mi auguro possa rimanere a Napoli!”

Mertens
Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Bruno Giordano, ex calciatore del Napoli: “Scudetto l’anno scorso? Vincere è sempre difficile, ma a 4/5 partite dalla fine del campionato con un calendario alla portata avevamo tante possibilità. Le partite come quelle con l’Empoli e la Roma hanno vanificato un po’ il tutto. Il 10 maggio del 1987 è una data storica non solo sotto l’aspetto sportivo, ma proprio per la città di Napoli che ha vissuto un momento di rivalsa. Ricordo le parole di Diego Maradona che mi disse “ricordati che ogni giorno che passa saremo sempre più grandi”. Il mio libro? Di quella squadra si sa un po’ tutto, ma parliamo dei ritiri pre partita, degli addii miei e di Salvatore Bagni. L’attesa, la gioia di potersi allenare vicino a Diego. Raccontiamo un po’ tutto, da quello che succedeva prima e dopo una partita, l’umore. C’era molto da raccontare ed era doveroso doverlo raccontare sia a chi l’ha vissuto che a chi non l’ha vissuto. È un bel ricordo. La situazione di Mertens? Se dovesse arrivare qui a Roma garantirei io per lui, lo dico sempre. È integro nonostante abbia 35 anni. Mi auguro che possa rimanere a Napoli perché è un valore aggiunto all’interno dello spogliatoio. È un campione vero! Andando via anche Insigne si andrebbe a togliere un altro pezzo di quello che è stato il Napoli negli ultimi anni. Non ce lo vedo proprio con la maglia della Roma. Mertens è amato dalla folla, se entrambi fanno un passo in avanti si può trovare l’accordo. Prossima stagione? Non so quali siano le idee di De Laurentiis, certo se va via anche Koulibaly insieme a Mertens ed Insigne sarebbe una grande perdita anche a livello tattico. Ci potrebbero essere anche degli acquisti importanti, ricordiamo chi arrivò quando andò via Cavani. Se mi aspetto che Spalletti incida sul mercato? Non lo so, si parla sempre di questo. Io penso che al mondo ce ne sono 4/5 che possono determinare un mercato, tra questi ci sono Ancelotti, Klopp, Guardiola e Mourinho. Gli altri devono essere aziendalisti. Spalletti sarà al pari di altri allenatori perché la storia ci insegna questo, ha allenato tutti con buoni risultati. La differenza la fanno sempre i grandi calciatori”.

Antonio Napoletano

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