A Radio Marte, nel corso del programma “Si Gonfia La Rete”, è intervenuto Raffaele Auriemma che ha parlato del futuro del Napoli e si è soffermato sulla situazione contrattuale di Dries Mertens.
Auriemma: “La Juventus continua a insistere per Koulibaly, mentre Mertens può rimanere…”
“Con Mertens succede che se ne andrà il nostro bomber più prolifico. Non è un operazione di nostalgia ma la vera domanda è se il Napoli riesca a prendere un giocatore agli stessi soldi che accetti di entrare a gara in corso e spaccare la partita.
Per me Meret può essere titolare ma il problema è capire cosa ne pensa Spalletti, che ha già dimostrato che per lui non lo è.
De Laurentiis guarda oltre e saprà trovare le soluzioni, oggi comunque restiamo tutti perlpessi all’idea che possano partire tutti.
Quando De Laurentiis fa comunicazione la fa anche in modo sbagliato.
De Laurentiis deve trovare il modo per trattenere Koulibaly a Napoli, non puoi lasciar andar via tutti i leader. Ho la sensazione che questa volta è lui ingolosito all’idea di poter cedere Koulibaly a qualche top club. Oltre al Chelsea c’è anche la Juve.
Successivamente dovrà dire su chi punta il Napoli e soprattutto, come chiesto da Spalletti, deve parlare chiaro ai tifosi.
Tutti quanti vogliono Koulibaly nella prossima stagione, ma sono preoccupato perché in questo caso ci potrebbe essere un’addio molto doloroso. De Laurentiis, come con Mertens, potrebbe fare di nuovo il furbo e uscirne pulito.
Dovrà essere Koulibaly a decidere dove andare, se non succederà questo la vedo dura per De Laurentiis uscirne nuovamente pulito.
De Laurentiis non è che trascura l’aspetto sentimentale ma non lo ha. Ha una squadra che si nutre di passione.
Tu puoi anche prendere buoni giocatori ma per giocare in Champions serve gente esperta, e se perdi i 4 leader non puoi andare avanti.
Spalletti in questo momento non ha un feeling acceso con il presidente, hanno due pensieri contrastanti.
De Laurentiis, comunque, è fortunato e magari gli andrà bene.
Zerbin sarà l’alternativa a Kvaratskhelia, perché il Napoli ha deciso di trattenerlo. Ormai è pronto.
Gaetano, invece, va considerato come un centrocampista da collocare nei due. Il Napoli può trarre grande vantaggio da questi ragazzi, hanno voglia e sono forti.
Se il Napoli restasse così com’è, al massimo Deulofeu per Mertens, potrebbe ancora lottare per lo scudetto. Parliamo, però, di una squadra fatta da giocatori che vogliono lasciare il Napoli. Da un lato De Laurentiis ha ragione quando dice che vuole rinnovamento, perché senza la voglia di stare qui non rendi quanto vorrebbero tutti.
Il modello Milan non è replicabile a Napoli perché ci sono grandi differenze economiche.
In chiave mercato ho sempre voci negative: nessuno vuole trattare con De Laurentiis. Questo è un grande problema.
Io credo che Frustalupi ha dimostrato di meritare dei rinforzi, se gli dai il materiale lo sa utilizzare.
Ambrosino se deve andare in una squadra dove gioca poco è meglio che resta al Napoli, visto che impara più guardando i giocatori azzurri che altri.
Ha grande personalità, si sposta molto. Mi ricorda Cavani. Il Napoli ha trovato un gioiello.
Il Napoli deve migliorare in avanti perché essere la miglior difesa e segnare pochi non porta a nulla. Ha bisogno di gente come Mertens che dia una mano ad Osimhen. Se si continua a giocare con Zielinski o Elmas alle spalle del nigeriano allora non farà granché.
Non è vero che meglio di De Laurentiis non ce ne sono, ce ne sono ma non vengono a Napoli. Dobbiamo augurarci che Elliot, una volta incassati i soldi dalla vendita del Milan, decida di venire a Napoli.
La Juventus sta chiedendo attraverso l’agente sta cercando di convincere Koulibaly. Il problema è che il giocatore, per un patto stretto con la città di Napoli, non vuole andare.
Ramadani vuole convincere De Laurentiis ad accettare la cessione per prendere poi Milenkovic.
Cancellieri alla Lazio è un grande colpo.
Dico che Mertens resta ma penso che non resti, la sensazione porta tutti a pensare quello.
Mertens ha sbagliato a mandare quell’email, ora se fossi in lui lo metterei in difficoltà dicendogli che accetta l’ingaggio ridotto”.
Carlo Gioia
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