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Covid Italia, Bassetti: “No al tamponificio e alla quarta dose per tutti”

Bassetti

“In due anni la scienza ha fatto enormi progressi”, fra il virus del 2020 e quello di oggi c’è “una differenza tutta clinica. Prima di tutto strutturale. Chiamiamola genetica e biochimica. Il virus ha subito centinaia di mutazioni. Quello del 2020 non trovava anticorpi. Ed entrava come se fosse in autostrada dentro i polmoni”, ha detto l’infettivologo.

Covid Italia, Bassetti: “No al tamponificio e alla quarta dose per tutti”

“Oggi si concentra sulle tonsille. E in più trova anticorpi. Coloro che sono solo vaccinati. Coloro che sono guariti. Chi oltre alla guarigione ha fatto la vaccinazione. Le forme gravi si vedono ancora ma nei pazienti immunodepressi (leucemici, trapiantati, oncologici). Ma questo è sempre successo. Anche con normali virus influenzali. Nel 2020 su cento malati ne vedevi anche venti con malattie polmonari gravi. Oggi con Omicron lo 0,1% è già tanto”. Matteo Bassetti, in una intervista al quotidiano La Verità, dice pure che il tamponificio è “completamente sbagliato”, “oggi – spiega Bassetti – abbiamo creato il piccolo chimico del 2020. L’altro giorno abbiamo fatto 600.000 tamponi”, “tutti cercano il Covid e magari arrivi all’ospedale con una polmonite devastante da streptococco e sei però positivo al Covid. Ma è lo streptococco che devi curare non il Coronavirus. L’unica ricerca che facciamo è Covid sì/no dimenticando tantissime altre malattie infettive. Con letalità che vanno dal 4% al 10%. Se il tampone è negativo non è che non hai niente. Semplicemente non hai il Covid”.

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