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Lazio, Sarri: “Addio a Luis Alberto ed Acerbi. Ottimo rapporto con Lotito. Con De Laurentiis affetto e stima, ma…”

“L’ultimo Napoli, quello dell’ultimo anno intendo. Giocava il calcio che avevo in mente, un calcio di coinvolgimento totale”. Maurizio Sarri risponde così al Corriere dello Sport alla domanda sulla squadra che in carriera aveva espresso alla perfezione la sua idea di calcio. Il tecnico di Figline Valdarno ha poi fatto un ragguaglio della sua carriera e del percorso che l’ha portato in biancoceleste…

Lazio, Sarri: “Addio a Luis Alberto ed Acerbi. Ottimo rapporto con Lotito. Con De Laurentiis affetto e stima, ma…”

L’attuale tecnico della Lazio ha parlato anche di Aurelio De Laurentiis. “Cosa mi è rimasto nei confronti del presidente? Una forma di affetto e gratitudine, mi ha concesso l’opportunità di misurarmi con il grande calcio ed era quello che volevo provare. Poi, certo, lavorarci insieme non è semplice”. Sarri ha poi parlato di tutto, dal presente al passato, dalle squadre che gli sono piaciute di più nell’ultima stagione fino ai commenti sui calciatori allenati in carriera. Ce ne sono tanti di livello mondiale, basti pensare a Cristiano Ronaldo, ma quando gli viene chiesto chi sia stato il giocatore ad aver capito prima degli altri i suoi metodi, risponde: “Raul Albiol, difensore di livello superiore. In pochissimo tempo capì tutto, al punto che io potevo starmene a casa. L’allenamento avrebbe potuto dirigerlo lui”. Su CR7. “Ho il rimpianto di non averlo potuto allenare da giovane. L’ho trovato che era già diventato un’icona mondiale. Con me segnò 33 gol in campionato, ma non è mai facile convincere un campione con quei fatturati a cambiare percorso. A me piace un calcio in cui tutti si mettono al servizio del collettivo”. Su Spalletti: “Il suo Napoli ha giocato il calcio che avevo in mente io”.

“Luis (Alberto, ndr) per il secondo anno di seguito ha espresso la volontà di finire la carriera in Spagna. Più che in Spagna in generale, proprio a Siviglia. Non so dirti se l’avrò ancora a inizio settembre. Ragazzo intelligente, gran bel giocatore e carattere, se vuoi, particolare. Per Acerbi nulla di tecnico, a fine stagione ha espresso il desiderio di cambiare aria e la società cercherà di accontentarlo, per questo sono stati fatti altri programmi”.

Su Milinkovic-Savic: “Sergej è di livello altissimo, piccoli difetti e potenzialità ancora inesplorate. In alcuni momenti della partita privilegiava l’estetica, la giocata che definisco effimera, a scapito dell’efficacia. Però è vero, nell’ultima parte del campionato ha cercato la funzionalità e ha fatto la differenza”.

“Non riesco a capire fino in fondo i motivi della sua impopolarità – commenta Sarri riguardo il suo rapporto con Lotito -. Comunicazione? Possibile. Ma Lotito ha preso la Lazio che era un disastro e bene o male la tiene costantemente tra le prime 5, 6 e in Europa. Pensa, io lo trovo piacevole, è un uomo di spirito ed è uno che ti ascolta. Lotito avrà mille altri difetti, ma è di rara intelligenza, ha una cura ossessiva dei dettagli e soprattutto sul piano sportivo lascia piena autonomia”.

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