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Raspadori: “Giocare la Champions? È da brividi, ancora devo realizzarlo. È motivo d’orgoglio e responsabilità prendere il posto di Mertens”

Oggi, giovedì 25 agosto 2022 è andata in scena la conferenza stampa di presentazione di Giacomo Raspadori con il Napoli. Ecco quanto estrapolato: “Perché volevo il Napoli? C’è stata questa grande volontà di iniziare questo percorso, pensavo fosse il momento giusto di dare seguito alla mia ambizione. Penso sia stata la mia scelta migliore, mi hanno voluto tanto e dimostrato di volermi tanto. Questo mi ha spinto ancora di più a volere questo percorso. Che preferenze ho? Sicuramente stare nelle zone centrali mi fa sentire più a mio agio, sono qui per mettermi in gioco dove ce ne sarà bisogno e si farà ciò che è meglio per la squadra. Nazionale? Per la scelta che è stata presa non mi sono confrontato con Mancini, ma nei mesi precedenti ci siamo scambiati qualche chiacchiera e mi ha dato qualche consiglio. Giocare la Champions League con il Napoli? È da brividi. Ancora devo realizzare questa cosa che è il sogno di ogni bambino. Le cose positive e negative devono aumentare il mio bagaglio. Il paragone con Paolo Rossi è un po’ esagerato, sono molto giovane ed ho molta strada da percorrere. Come ho detto prima penso di trovarmi più a mio agio nelle zone centrali. Sono un giocatore duttile che riesce ad interpretare tutti i ruoli in maniera abbastanza buona e questo credo sia un vantaggio. Io sono a disposizione e sono molto felice di avere questa occasione ed essere arrivato qui. Se ho chiesto ai giocatori ed ex giocatori del Napoli della Nazionale dei consigli? Sì, ci siamo sentiti e questo è stato un motivo in più per intraprendere questo percorso. Un aggettivo sui miei compagni di reparto? La qualità è altissima, si vede tanta voglia di giocare insieme e fare giocate di squadra di alto livello. In tv e da avversario li ho sempre ammirati e questo può permetterci di lavorare al meglio. Scudetto? Penso che dobbiamo concentrarci a fare del nostro meglio in ogni singola partita, penso che la mentalità giusta sia concentrarsi partita dopo partita e raccogliere il più possibile. Penso che questa fosse la tappa giusta per il mio percorso. La società, l’allenatore e la dirigenza mi hanno spinto più di tutto a fare questa scelta. Sono convinto che costruiremo qualcosa di bello e a fare felici i nostri tifosi. Io penso che queste debbano essere prese sia come opportunità che come responsabilità perché portare una maglia così pesante avanti ad un pubblico così caloroso ti porta delle responsabilità. Se mi preoccupa trovare poco spazio in questo Napoli? Sicuramente sono molto contento perché so che la competizione è tanta e il livello della squadra è molto alto, ma questo fa parte del crescere. Il mister farà le scelte migliori, noi dobbiamo metterci a disposizione in maniera seria. Io ci tengo a ringraziare il Sassuolo perché devo tanto a loro. È stato un periodo difficile per questo grande cambiamento e loro mi hanno dato modo di far diventare realtà la mia ambizione. Sono stati giorni e settimane un po’ lunghe, ma alla fine per tutte e tre le parti è stato un traguardo importante. Se è più importante fare assist o gol? Per un giocatore di un reparto offensivo sono importanti entrambe le cose, ma conta essere funzionale alla squadra. Ad un attaccante piace fare gol, è normale, ma l’importante è il risultato di squadra. In cosa mi sento accomunato a Mertens? È stato il giocatore che negli ultimi due anni mi ha più colpito, è un grande motivo d’orgoglio ed anche una responsabilità prendere il suo posto. Riuscire ad essere al suo livello è quello che voglio. Io penso che per il tipo di calcio che si gioca ci sono tante occasioni. C’è una qualità tecnica in campo. Sto imparando a conoscere la piazza, ma vedo che è qualcosa di incredibile. Sono abituato ad essere chiamato Jack o Giacomino, quindi aggiungere “La foia” va bene. Tutto passa dal lavoro quotidiano e quando uno dà il 100% in quello che fa, alla fine raccoglie i risultati. Sulla città e sul calore dei tifosi c’è poco da dire. È incredibile e fa effetto, non avevo ancora vissuto delle situazioni del genere. L’impatto è stupendo, anche ieri in una partita amichevole c’erano tante persone. Napoli è un posto magnifico, stupendo e sono contento di poterla vivere. Quello che vorrei è quello di dare più possibile e sono un ragazzo generoso, questa è la prima promessa che ci tengo a fare ai tifosi”.

Antonio Napoletano

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