Vigilia di Juve-Roma, Allegri conta di avere a disposizione anche Arek Milik, l’ultimo arrivato. “Stiamo aspettando il nullaosta – spiega il tecnico circa un eventuale impiego dell’ex bomber azzurro, appena prelevato dal Marsiglia -. Di lui sono molto contento, ha numeri straordinari, gli piace venire incontro, quindi potrebbe giocare anche con Vlahovic. Anzi, per domani mi sta balenando un’idea che mi è venuta in mente tornando nello spogliatoio. Chissà…”. Di sicuro non ci sarà ancora Paredes, che potrebbe essere l’ultimo acquisto della campagna di rafforzamento bianconera. “Paredes non è ancora arrivato e vedremo se arriverà – chiosa Max -. Più forti dell’anno scorso? Lo diranno i risultati, non io. Intanto vediamo come chiudiamo il mercato e quando recuperiamo tutti gli infortunati
Here we go @juventusfc
Ready for this new amazing challenge #finoallafine pic.twitter.com/8EGgYz5iSq— Arkadiusz Milik (@arekmilik9) August 26, 2022
Dopo l’atterraggio a Torino immortalato dai canali ufficiali e le visite di rito al J Medical mancava solo l’annuncio e adesso è arrivato, alla vigilia della sfida di campionato con la Roma: Arkadiusz Milik è un giocatore della Juventus e arriva con la formula del prestito. Dopo qualche giorno di trattativa c’era curiosità sui termini definitivi dell’affare. Arriva a titolo temporaneo fino a giugno 2023 per 800mila euro più altrettanti di bonus “al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi”, oltre a 100mila euro di oneri accessori. L’eventuale riscatto al termine del prestito non è obbligatorio né condizionato ma un diritto da parte della Juve “a fronte di un corrispettivo pattuito pari a 7 milioni, pagabili in tre esercizi” a cui potrebbero aggiungersene fino ad altri due di bonus “al raggiungimento di determinati obiettivi sportivi”. Alla Juventus, il polacco percepirà un ingaggio sui livelli di quello che aveva a Marsiglia.
Le prime parole da bianconero – “Sono molto emozionato perché è un bellissimo giorno per me – ha detto Milik ai canali ufficiali del club -. Ho firmato con un grande club e una grande squadra, uno dei club più grandi che esistono. Sono felice anche di essere tornato in Italia, dove sono già stato quattro anni. L’Italia mi mancava. Sono un attaccante e arrivo in una squadra che ha già un suo modo di giocare e giocatori forti. Spero di crescere con loro, di dare un mio impatto e diventare un giocatore ancora più forte con loro, imparando ogni giorno. Perché ho scelto il numero 14? Il motivo è che uno dei miei idoli giocava con questo numero, Thierry Henry”.
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