L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport si è voluta soffermare su Luciano Spalletti, scrivendo un articolo riguardante il tecnico di Certaldo: “Un anno fa il Napoli vinse le otto partite iniziali di Serle A e sembrava che fosse la volta buona per il primo scudetto di Luciano Spalletti, a oggi vincitore di campionati soltanto in Russia, con lo Zenit.
Poi il Napoli si accartocciò, preda di risultati impronosticabili, tipo le sconfitte in casa contro Empoli e Spezia. Stavolta Spalletti è stato meno appariscente, quattro vittorie e due pari nelle prime sei giornate, per un totale di 14 punti che gli valgono la cima della classifica assieme a Milan e Atalanta. Domenica sera Milan-Napoli risponderà in parte alla domanda. Nel Milan non ci sarà Leao, squalificato, e nel Napoli mancherà Osimhen, infortunato, e sotto questo aspetto sarà uno scontro alla pari, un grande assente per ciascuno. Al Milan, senza Leao sulla sinistra, verrà meno il contrappeso di Kvaratskhelia sulla fascia opposta. Il Napoli dovrà rinunciare alla debordante fisicità di Osimhen e la sostituirà con la tecnica rapida di Raspadori o con l’opportunismo scaltro di Simeone. Ritorniamo alla domanda: il 63enne Spalletti può vincere il suo primo scudetto? Non c’è dubbio che lo meriti, da vent’anni pratica un calcio sempre in evoluzione, mai cristallizzato. Non sappiamo perché questo benedetto scudetto non l’abbia ancora vinto. Forse dovrebbe smetterla di perdere tempo ed energie dietro a questioni minime”.
Antonio Napoletano
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