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Maldini e Giuntoli, migliori cacciatori di talenti: l’altra faccia di Milan-Napoli

Cristiano Giuntoli

MALDINI GIUNTOLI – Milan e Napoli, due squadre che non hanno in comune solo la vetta della classifica ma anche una filosofia che privilegia giovani talenti a campioni affermati. Grande merito è dato da due uomini di punta, Paolo Maldini e Cristiano Giuntoli, in prima linea nella rivoluzione che ha permesso alle rispettive squadre di cambiare pelle ma non consistenza. Ne parla La Gazzetta dello Sport.

Maldini e Giuntoli, migliori cacciatori di talenti: l’altra faccia di Milan-Napoli

La linea rossonera è stata evidente: individuare calciatori giovani che abbiano margini ampi di prospettiva a prezzo contenuto. Tra gli esempi Kalulu preso prima dell’esordio da pro, Maignan intorno ai 15 mln, Theo e Tonali per poco più di 35 mln complessivi. Ultimo talento il belga De Katelaere, visto più come un investimento. Dall’atra parte c’è Giuntoli, coadiuvato da un’estesta squadra di scouting, la cui abilità è quella di andare a scovare grandi talenti in campionati minori. Kim e Kvaratskhelia invece erano sotto osservazione da tre anni, mentre Anguissa era stato individuato nel 2015. Poi il resto l’hanno fatto le situazioni e le trattative. Via i big come Koulibaly e Fabian Ruiz, i quali hanno fatto guadagnare ben 61 milioni alle casse azzurre e che insieme alle uscite di altri senatori (Insigne, Ospina, Mertens, Ghoulam) hanno permesso l’abbattimento del monte ingaggi da 115 mln a 75.

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