Il gruppo azzurro si ritrova e riparte dalle sfide contro Inghilterra (a Milano) e Ungheria (a Budapest). Tra un forfait e l’altro il commissario tecnico proverà nuove soluzioni per trovare la quadra in questi impegni: “Il risultato è importante perché in questo girone (di Nations League, ndr) può accadere ancora di tutto. Ho deciso di chiamare alcuni giovani da affiancare ai più esperti”.
Italia, Mancini: “L’attacco? Al momento è un grosso problema…”
“L’unico che gioca titolare da tempo è Immobile – commenta Mancini -, per il resto è anomalo che in Serie A ci siano così tanti attaccanti stranieri. Le grandi squadre ragionano così da un po’ di tempo, ma spero non sia un processo irreversibile e che presto possano uscire 2-3 attaccanti per il futuro dell’Italia. Non è un problema piccolo. Servirà avere la stessa personalità che è la cosa più importante, poi si può giocare in più modi. Abbiamo giocatori polivalenti, ma la priorità dev’essere giocare bene”. Il passaggio al 3-5-2 però sembra lontano: “Non è una ipotesi che scarto, ma ci dev’essere una motivazione alla base. Noi abbiamo bisogno di palleggio perché fisicamente non siamo fortissimi e la mia paura è che col 3-5-2 la squadra si allunghi troppo”. Sul Napoli, in vetta e squadra più “italiana”, e la Juventus in grande difficoltà. Il campionato sta raccontando di un Napoli che vola e di una Juventus in difficoltà, mentre due giocatori nel giro della Nazionale sono finiti in MLS: “Abbiamo due giocatori bianconeri, Bonucci è esperto e non avrà problemi mentre Gatti è felice di essere nel gruppo. Il Napoli ha qualche italiano in più degli altri, Raspadori è un giocatore per me importante e giocare la Champions lo farà crescere, in più Politano ha sempre fatto parte del progetto. Come sta Matteo (uscito anzitempo ieri a San Siro contro il Milan, ndr)? Abbastanza bene… MLS? Nessuno si senta escluso, Insigne lo avrei convocato senza quel problema familiare grave”.
Nations League, la lista di Roberto Mancini tra conferme, facce nuove e ritorni. Il Napoli…
Bisogna fare di “necessità virtù”. “Fino a dicembre non sarà semplice giocare, ma dobbiamo ritrovare l’entusiasmo. Dobbiamo ripartire dall’Europeo vinto e da quando ho iniziato il percorso i giocatori italiani in Serie A sono diminuiti, noi stiamo dando il massimo anche se siamo un po’ in difficoltà”.
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