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MLS, Higuain gioca la sua ultima partita: “Ora voglio fare…”

È successo nei playoff contro i New York City – squadra della stessa galassia City Football Group del super Manchester City di Guardiola e campione in carica nazionale. Infatti è finita 3-0 per i padroni di casa, trascinati dall’ex orobico, il frasquito Maxi Moralez che, a fine partita, ha riservato uno dei più sentiti abbracci al connazionale Pipita, nel frattempo scoppiato in lacrime appena sentiti i tre fischi, gli ultimi della sua carriera.

MLS, Higuain gioca la sua ultima partita: “Ora voglio fare…”

“È stata metà della mia vita, della mia carriera, 17 anni e mezzo. Mi sono venute in mente le immagini di tutta la mia carriera. Quello che ho vissuto, quanto che ho lavorato, quello che ho fatto per me e ne sono molto felice perché fino ad oggi ho dato tutto. Questa è la cosa più importante. Lascio ciò che amo. Sono orgoglioso di quanto ho raggiunto e qui ho passato un anno meraviglioso, aldilà dell’epilogo. Ho giocato solo per amore del pallone e spero di essere ricordato come persona, è questo ciò che mi importa più di tutto”.

Non sono mancati i messaggi-tributo (e saluto) al giocatore: in primis quello del Napoli, società che ha colto l’occasione per rendere omaggio al Pipita, con un video pubblicato sui social che raccoglie alcune delle sue migliori giocate in maglia azzurra. Un tentativo di riappacificazione che però non è andato giù a diversi tifosi, che si sono scatenati nei commenti. “Grazie per le emozioni vissute assieme”, pubblicando un video con i migliori gol di Higuain (91 in 146 partite) in maglia azzurra, culminati con la magia da record al Frosinone. “Buena suerte, Pipita!”.

In molti, infatti, non hanno mai dimenticato il tradimento dell’estate 2016, quando Gonzalo passò alla Juventus per 90 milioni di euro, subito dopo la stagione in cui aveva messo a referto 36 gol in 35 presenze di campionato, infrangendo il record di Nordahl. Delitto e castigo. Ne è passata di acqua sotto i ponti, difatti i messaggi positivi sembrano comunque prendere il sopravvento.

Il futuro dopo il calcio. “Mi piacerebbe molto studiare e diventare mental coach – ha spiegato Gonzalo -. Stare bene mentalmente credo sia un aspetto molto importante in ogni lavoro. Poi ci puoi mettere talento, sacrificio, forza, ma se non stai bene con la testa difficilmente otterrai qualcosa. Mi piacerebbe molto studiare questa materia. Nel calcio è fondamentale e se ne parla ancora troppo poco. Sarebbe bello aiutare giovani e meno giovani a capire quanto è importante l’aspetto mentale. La testa è ciò che ti porta più vicino ai risultati”. In bocca al lupo.

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