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Conferenza stampa – Spalletti: “Complimenti Klopp? Qui nessuno è fesso”, Mario Rui: “Possiamo crescere ancora”

LIVERPOOL NAPOLI – Dalla sala stampa dell’Anfield Stadium intervengono Luciano Spalletti e Mario Rui per presentare Liverpool-Napoli, in programma domani alle 21. Entrambe le squadre sono già qualificate agli ottavi, domani dunque sarà una finalina per vedere ci si aggiudicherà il primo posto.

Liverpool-Napoli, Spalletti e Mario Rui intervengono in conferenza stampa

Parla Mario Rui

“Penso che la squadra sta dando seguito al lavoro iniziato dal mister quando è arrivato. La squadra sta crescendo e può crescere ancora. Domani sarà una partita difficile ma la mentalità non cambia e continuiamo a fare quello che stiamo facendo”.

“Penso che in questo momento la squadra sta aiutando ogni singolo giocatore, penso che il merito va dato soprattutto alla squadra”.

“Migliore assistman in Europa? Abbiamo i compagni che fanno i movimenti giusti, pronti a fare sacrifici”.

“Troppi complimenti dal Liverpool? Nessun rischio, consapevoli da dove abbiamo iniziato. Ci fa piacere che si parli bene di noi, ma finisce lì. Abbiamo la mentalità di affrontare bene partita dopo partita”.

Parla Spalletti

“Salah e Kvaratskhelia? Loro sono due calciatori che in modi diversi riescono a fare queste giocate geniali perché poi di questo si parla. Li puoi giocare con qualsiasi palla semplice e poi la trasformano in qualsiasi geniale giocata, putano e saltano l’avversario. Accarezzano la palla mentre saltano l’uomo. Sono entrambi consapevoli dei propri mezzi, disponibili e semplici. Possono metterci del proprio domani sera”.

“Complimenti Klopp? Ho letto che non pensano a vincere 4-0 (ride, ndr). Penso ce l’abbia detto seriamente, ma se pensa che non può vincere 4-0 ne parliamo. I complimenti a volte sembrano per mettersi su e poi senti il tonfo. Se l’ha detto in maniera un po’ differente, direi che ha fatto due finali di Champions, è il più bravo di tutti. Poi si renderà contato che quando allena il Napoli che ca’ nisciuno è fess“.

“Titolari? Intanto il Liverpool è una squadra in piena salute. Chiaro che se sbagliano 10 gol davanti al portiere come è accaduto nell’ulima gara, può essere messo in discussione il risultato. Per i miei, non sarò permissivo sul non giocare il pallone tra i piedi, dovranno scendere in campo in maniera tranquilla. Poi ci saranno dei momenti in cui dovremmo essere bravi a sopportare il loro modo di fare calcio, però poi ogni qual volta sarà riconquistare la palla, voglio vedere le stesse intenzioni”.

“Chiaro che avendo possibilità di andare a prendere i migliori e spendere diventa più facile. Ma poi se sei organizzato in maniera corretta ci sono altre possibilità di portare a casa come ha fatto il Napoli quest’estate, che possono poi diventare top player. Noi siamo coscienti che si può crescere ulteriormente, ma sappiamo che sono stati presi calciatori di qualità”.

“Lozano? Se sta esprimendo un buon calcio, è merito delle sue qualità. La differenza poi la può fare, come diceva Mario Rui, nella squadra in cui tutti aiutano tutti. Questo va oltre il livello individuale dei giocatori che hanno a disposizione”.

“Chiaro che in quel momento là, pur usando tutta la positività possibile, sarebbe difficile immaginare di arrivare qui. Ma sappiamo che quando si lavora in un certo modo si può trovare una soluzione anche in situazioni difficili. Non so se assomigliamo al Liverpool, sicuro che vorremo fare questo. Spesso a Coverciano, quando si parla di calcio si guardano squadre come Liverpool e Man City, qui il migliore calcio”.

“Noi accettiamo anche i complimenti quando sono sinceri, ma non fanno risultato e non fanno classifica. Sappiamo che domani sera sarà durissima, dobbiamo riuscire a fare quelli di sempre, quelli dell’andata, è quasi impossibile. Cambia totalmente arrivare primi e arrivare secondi. Siamo venuti qua con l’intenzionepiù sana possibile, poi c’è un palcoscenico incredibile con quelli attori lì”.

“4231 lo scorso anno? Deve parlare con chi voleva giocare così. Anche quest’anno giocheremo così, lasceremo per un po’ il 433, dipende dall’avversario. Non c’è una soluzione unica, dobbiamo vedere la migliore, testarla e metterla in pratica nel migliore dei modi”.

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