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Spalletti: “Usciamo da Anfield con delle certezze…”

Questa mattina, in vista dell’anticipo di domani del match contro l’Atalanta, Mister Spalletti ha parlato in conferenza stampa.

Spalletti: “Usciamo da Anfield con delle certezze…”

Ecco quanto riportato dal tecnico azzurro:

Quali sono i rischi della gara di domani con l’Atalanta?

“I rischi sono tanti, hanno buoni giocatori che determinano un ottimo collettivo, ci vorrà la consapevolezza di essere forti anche se da Anfield noi ne usciamo con questa certezza. Quello che diciamo sempre, servirà qualità e forza fisica, loro sono creati in maniera corretta e poi Gasp che è un veterano di quelli terribili”.

 

C’è una squadra che vorrebbe evitare agli ottavi?

“E’ un discorso sbagliato quello di preferire quello o quell’altro perché poi devi passare sempre dalla convinzione di mettere le qualità nelle partite e devi credere che dipenda sempre dalla tua forza. Noi non vogliamo giocare gare più facili, noi vogliamo partite difficili ed avere la forza per affrontarle”.

Quali sono gli svantaggi per il Napoli in vista della sosta mondiale? 

“Non ci sono, dobbiamo passarla tutti, qualcuno ha un giocatore in più e poi si valuta se senza giocare gare di livello cala la condizione di alcuni mentre chi va lì giocherà però avrà fatica superiore. Ci saranno valutazioni individuali. Da un punto di vista nostro non temiamo quel periodo, abbiamo una squadra sana, calciatori che sanno gestirsi e sanno mettere qualità professionale. Per essere professionisti al 100% serve un comportamento corretto anche fuori dal campo e noi abbiamo giocatori che sono allenatori di se stessi”.

 

Il Liverpool s’è snaturato quasi, siete entrati nella lista delle grandi? uscire bene dal Gewiss Stadium cosa significherebbe?

“Il rispetto bisogna prenderselo. Io avevo timore della gara di Anfield, c’ero già stato ed è una delle squadre che guardiamo di continuo perché dà l’idea di dove sta andando il calcio e quindi sono stati bravi i calciatori anche se negli ultimi minuti abbiamo concesso qualcosa, ma per la tranquillità del risultato ormai guadagnato. A Bergamo un test che somiglia molto, sarebbe la conferma dei passi in avanti importanti perché anche lì c’è stadio, squadra, struttura, gioco, tutte le componenti, ma sono tranquillo perché la squadra s’è allenata anche ieri molto bene, non abbiamo nessun calciatore travestito da nostro calciatore, li abbiamo tutti corretti”.

Che tipo di gara farete per mettere in difficoltà l’Atalanta?

“Non è una cosa sola, il campo è così grande che le soluzioni sono sempre molteplici. Ci sarà da fare tanto, interpretare i cambiamenti nella stessa partita, e noi abbiamo visto che la squadra sa giocare a viso aperto e sa comportarsi nelle varie situazioni”.

 

Le risposte avute dalla difesa senza Rrahmani?

“La difesa è una componente fondamentale per una squadra forte, ti dà il sostegno e la sostanza per metterci sopra la qualità e fare un calcio offensivo, anche quando lasciati da solo se la sanno cavare ma anche agli attaccanti viene chiesto il rientro, ma a campo aperto devono trovarla da soli la situazione in difesa e abbiamo calciatori forti difensivamente e nell’uno contro uno. Kim dà continuamente prova di forza, velocità, qualità d’impostazione perché sta crescendo molto quando viene attaccato con forza. Noi siamo convinti di avere un reparto che può continuare così”.

Giocando tanto, Lobotka e Di Lorenzo tengono alto il rendimento nonostante la fatica, come mai?

“Si corre il rischio di qualche gara sotto il livello esibito per tante gare, se a volte cambiando qualcosa sai che otterrai risposte importanti, in altri casi vale la pena di aspettare che sia visibile il momento in cui devi cambiare, sapendo che la risposta sarà uguale ma meglio non azzardarla prima in alcuni casi. Ma abbiamo la rosa completa, forte, mi dispiace che qualcuno, come detto Demme, Zanoli… la squadra va bene, alcuni sono sempre al top e fino a quando non c’è l’urgenza in alcuni ruoli è giusto fare così”.

Benitez ha avuto belle parole per lei, commenti a riguardo?

“E’ un grandissimo, una bella persona, schietta, ha conoscenze da vendere ed è sempre bello parlare con uno come lui. Dentro Castel Volturno quando si parla di lui tutti hanno un ricordo splendido e significa che sa comportarsi anche con chi lo circonda”.

Come si materializza mentalmente la prima sconfitta?

“Si deve analizzare correttamente e seriamente quanto accaduto, bisogna essere sempre seri in riunione con i calciatori. Ho imparato ad isolarmi dalle vittorie, non dalle sconfitte ed ancora ce l’ho un po’ addosso e questo però vale anche per i calciatori che erano dispiaciuti e serve per avere anche più reazione”.

 

Sold-out con Empoli e Udinese, come si gestisce questa pressione?

“Noi lo cercavamo, dal primo giorno, una presenza visiva a parte i munacielli (ride, ndr) che ci seguono anche in trasferta, per noi è bellissimo, importantissimo, è il vantaggio che si ha ad allenare il Napoli o giocare nel Napoli, qui si possono fare cose che vanno oltre il talento come dicevamo per Maradona, si possono fare giocate che un affetto così smisurato ti determina. Osimhen e Kvara in cosa devono migliorare? Sanno benissimo che avendo più qualità sono quelli che possono dare più felicità ai tifosi, troveranno soluzioni per andare sempre meglio”.

 

Mario Angelillo