Home » Napoli-Udinese, Spalletti: “Gli 8 punti sul Milan non cambiano nulla. Con l’Udinese non sarà facile, Kvara…”
Napoli Napoli OF News

Napoli-Udinese, Spalletti: “Gli 8 punti sul Milan non cambiano nulla. Con l’Udinese non sarà facile, Kvara…”

Luciano Spalletti, tecnico dei partenopei, presenta l’ultima partita di campionato prima della sosta per i Mondiali in Qatar. Si gioca domani alle 15 al Maradona contro l’Udinese di Andrea Sottil, club che Spalletti conosce bene, avendolo allenato dal 2002 al 2005.

Napoli-Udinese, Spalletti: “Gli 8 punti sul Milan non cambiano nulla. Con l’Udinese non sarà facile. Kvara…”

Non è che cambi molto per noi, noi si fanno quasi sempre le stesse cose – esordisce Spalletti alla domanda su come siano cambiate le gerarchie dal momento che il Milan dista 8 lunghezze dalla capolista azzurra -. Da un punto di vista professionale ci interessano quelle cose lì, al di là di quello che gira intorno a noi. Dobbiamo aver ben chiaro il nostro obiettivo giornaliero o settimanale. La partita come abbiamo già detto è stata una partita che delle difficoltà ce le ha create ma che poi abbiamo vinto meritatamente e che abbiamo condotto per lunghi tratti molto bene. Abbiamo fatto questo aggiramento che volevamo fare, anche se a volte un po’ troppo lentamente. Ci sono state create difficoltà perché l’Empoli ti mette i bastoni tra le ruote, son giovani scelti bene, è una squadra forte. Loro sono bravi a far calcio, quelli dell’Empoli. E poi l’abbiamo portata a casa e abbiamo iniziato a pensare subito all’Udinese, perché ci sono stati solo due allenamenti. Si fanno vedere gli episodi salienti e si pensa alla partita successiva, quello che succede sugli altri campi non lo possiamo determinare. È chiaro che se una delle grandi pareggia e non vince diventa normale che ci faccia magari anche un po’ piacere però non è su quello che dobbiamo basarci. Non dobbiamo basarci sulle difficoltà altrui ma sulle qualità del calcio che abbiamo fatto vedere fin qui. Tutti hanno apprezzato le nostre caratteristiche, ci stanno portando benefici. Ed è lì che andiamo a forzare. Di tutto il resto, dei discorsi che si fanno, degli episodi al di fuori del calcio che vogliamo fare… sì, gli si dà un’occhiata, però poi abbiamo il nostro sguardo orientato verso la strada che vogliamo percorrere.”

“Come si è già detto più volte, è ancora presto perché un episodio a favore o contro sia determinante: mancano 72 punti alla fine. È fondamentale allenarsi bene giorno dopo giorno, qui ed ora. Sottil? L’ho allenato e si vedeva già al tempo che era uno bravo. Quella con l’Udinese è una partita difficile. Loro hanno battuto, Fiorentina, Roma e Inter e pareggiato con Lazio e Atalanta. Non è una gara facile. Le difficoltà sono tante, abbiamo valutato la loro capita di ripartire, quando riconquistano palla ribaltano le azioni. Se pensiamo che è la partita che ci permette di andare in vacanza è un pensiero da dilettanti, ma se pensiamo che ci permette di affrontare la sosta ed il periodo duro che arriverà allora siamo professionisti. Partita da sbranare”. “Rinnovo Anguissa? Quando è uscito dall’ufficio del direttore, gli ho chiesto se era contento, lui mi ha risposto che sarà totalmente contento solo se vincerà la partita di domani, ma ovviamente era contento anche per il rinnovo”.

Pericoli all’orizzonte e la “finale” Udinese – “Non lo so, i pericoli si affrontano se arrivano, ma non li richiamiamo (il tecnico si lascia andare ad un lungo sorriso, ndr). Attacchiamo tutto col sorriso del nostro gioco, noi abbiamo solo questo, noi qualsiasi cosa la affrontiamo con la velocità di far muovere il pallone. Le big? Sta tornando la serie A secondo me, molte squadre in lotta, tante vincono, quelle più titolate sono di nuovo davanti, sarà una guerra serrata e noi si ride e si gioca ad alta velocità, riportando fuori quanto fatto finora. La gara di domani chiude il primo ciclo, poi ce ne saranno altri due perché siamo ad un terzo del campionato e ci permetterà di migliorare durante questa sosta. Il tempo bisognerà usarlo bene, questo tempo per me ci farà comodo, poi ci sono varianti che non conosciamo, ci sono statistiche tutte da dimostrare, ci alleneremo al meglio e insieme ai vertici del club abbiamo tentato di programmare quello che crediamo sia il meglio possibile e potremo migliorare ulteriormente. L’Udinese è una squadra che ha la stessa matrice delle società che sanno fare calcio. Si tratta di un club che riesce a prendere i migliori calciatori che ci sono per il mondo, è una società molto attenta. Con Giuntoli, ad inizio stagione, parlavamo del fatto che l’Udinese poteva inserirsi tra le grandi di questo campionato. Come lavoreremo durante la sosta? Ci saranno dinamiche che andranno affrontate con semplicità in base anche alla reazioni quotidiane. Quel periodo ci servirà per mantenere una condizione di comportamento, sarà bene fare il nostro mestiere. Non è un periodo vacanziero. Io faccio l’allenatore e giorno dopo giorno parlerò con i calciatori per migliorare il tutto”.

Kvaratskhelia ancora out – “Kvara non sarà della partita. Ma la rosa è forte, sicuramente, chi è fuori ha dimostrato di allenarsi e essere professionisti intelligenti in tutto, dipende da chi si allena bene per 4-5 partite senza giocare e poi entra e determina che fa la differenza. Questo lo sanno, oltre a parlare con voi, che mi è più difficile, parlo con loro ed è più facile parlare di campo e partita. Ci aspettiamo le stesse risposte avute finora, ragazzi interessati e che vogliono bene alla città. Dobbiamo confrontarci con le cose, trovare soluzioni di volta in volta, poi verrà fuori anche qualcosa perché si va in un posto che abbiamo visionato e l’abbiamo trovato ottimo per alcune cose, qualche dubbio su altro, andremo lì e abbiamo uno dei preparatori più bravi come Sinatti che già conoscevo con una faccia ed una semplicità che fa bene, poi lavorandoci insieme ha professionalità, bravura, sintesi, prendiamo subito il meglio. Sono contento di averlo conosciuto, di lavorarci ed ascoltarlo”.

La differenza tra il “rigorino” ad Osimhen contro l’Empoli e il non-rigore di Verona-Juventus – “Non ci riguarda la polemica di ciò che accade, noi abbiamo il nostro principio, il biglietto da visita è di fare calcio interessante, coinvolgendo il sentimento dei nostri tifosi. Rigorino poi posso fare le statistiche… prendere tutti i giornali e capire cosa hanno detto, verrebbero fuori cose divertenti. Mi sembra molto simile a quello che subimmo contro il Lecce, l’analisi è facile. E chiudo come avevo iniziato, per il calcio che vogliamo fare non c’è polemica sugli episodi”.

“Domani dobbiamo uscire dallo spogliatoio e riproporre le stesse cose, senza modificare niente, sempre noi stessi, ripetitivi, come dall’inizio dalla prima amichevole. Dobbiamo essere quelli che al tentativo di crearci difficoltà tiriamo fuori il sorriso e la qualità del gioco, facendo di nuovo gol e stando nella loro metà campo perché ci piace di più giocare così, poi quando non ci riesce si prova a soffrire ma ci proveremo sempre. L’ambiente è soddisfatto? Se lo percepisco? Come no, domani più di cinquantamila saremo, siamo entusiasti ad avere lo stadio pieno e per noi il boato del Maradona in certi momenti è come la borraccia lanciata al ciclista nel momento della salita difficile, è quel sorso di energia che ti dà la spinta a fare la differenza. La vittoria vera è dei tifosi che stanno insieme con gioia. Noi speravamo proprio questo, di coinvolgerli. Sono contentissimo”.

Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti aggiornato con www.gonfialarete.com