Nel consiglio federale che si è svolto questa mattina è passata all’unanimità la richiesta di modifica dei principi informatori dell’AIA, ai quali l’Assoarbitri si deve adeguare entro il 15 dicembre, che prevede che la giustizia arbitrale passi all’interno della giustizia federale.
Aia, il caso D’Onofrio passa dalla giustizia arbitrale sotto l’egida della Federcalcio
La decisione è stata presa nel consiglio convocato d’urgenza dopo l’arresto del procuratore AIA Rosario D’Onofrio ed è stata “condivisa con il presidente del Coni, Giovanni Malagò e il Ministro per lo Sport e per i Giovani, Andrea Abodi.
Il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina ha escluso al momento la possibilità di un commissariamento dell’Associazione italiana arbitri: “Capisco l’amarezza di Trentalange. Lui è stato democraticamente eletto ed è legittimato a tenere il ruolo. Oggi non ci sono elementi oggettivi per un provvedimento così violento come il commissariamento, ma se domani dovessero emergere altri elementi sarà Trentalange per primo a fare un passo indietro. C’è grande rispetto per la sua sofferenza che è la stessa degli arbitri italiani”.
Sull’argomento, il numero uno della FIGC ha poi aggiunto: “Le avvisaglie vanno colte, la Federazione le ha sapute cogliere, e sono scaturite in un deferimento di un procuratore dell’Aia, un atto devastante e di una gravità unica e noi lo abbiamo fatto. E’ un tema che ha creato imbarazzo e disagio nel mondo del calcio che è stato saccheggiato da questo episodio che presenta tantissimi lati da chiarire, oscuri. Molti punti continuiamo a ignorarli e a comprendere come alcuni fatti siano stati possibili.”
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti aggiornato con www.gonfialarete.com