“La Superlega non è un formato di competizione. È una scusa, è un concetto ideologico che si è creato in quel gruppo di club nato con Florentino Perez. La base è che i club più ricchi, con ricavi maggiori, comandino il calcio”. Javer Tebas non arretra di un centimetro la propria posizione sul progetto di una competizione d’èlite pensata da top club europei, attualmente difeso solo da tre squadre.
Superlega, Tebas attacca la Juve: “Non può parlare al calcio europeo di sostenibilità finanziaria”
Juventus, Real Madrid e Barcellona credono ancora in una NBA del calcio europeo, al di fuori della costituzione e vigilanza Uefa e FIFA. Tebas, il presidente della Liga, si è scagliato duramente contro questi tre club a margine dell’evento di presentazione del report di KPMG sulla Superlega e sull’impatto che avrebbe sulle leghe nazionali e sui club del progetto.
“La Liga parla di sostenibilità finanziaria dal 2020, ma non ho mai sentito nessuno dei promotori della Superlega, dal Real alla Juventus, parlare di questa cosa in nessuna delle riunioni della UEFA, né ad alta e né a bassa voce. Non ci possono dare lezioni di sostenibilità i leader della Superlega, almeno due di questi tre club”. Poi si è scagliato contro la società italiana, in questo momento assalita dai problemi giudiziari. “La Juventus innanzitutto con le notizie di questa settimana, non credo che sia un leader per parlare al calcio europeo di sostenibilità finanziaria quando il suo CdA è indagato per aver falsificato i bilanci, conti falsi, con dati alla mano e anche con intercettazioni telefoniche”. Ma Tebas non risparmia neppure le sue squadre di casa: “Neanche il Barcellona credo che sia un esempio di sostenibilità finanziaria. Il Real Madrid effettivamente è l’unico che potrebbe parlare con chiarezza e insegnare qualcosa. Ci troviamo di fronte a un problema di governance, di potere dei club europei”.
(Fonte: Calcio&Finanza)
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