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Eintracht Francoforte, l’euro avversaria del Napoli è un esempio di virtù. Il dato

Costi sotto controllo, sostenibilità e lungimiranza. Calcio e Finanza analizza la favola Eintracht (vincitrice in carica dell’Europa League) attraverso una serie di dati che inseriscono, meritatamente, la compagine di Bundesliga e prossima avversaria degli azzurri agli ottavi di Champions, nell’olimpo dei club più virtuosi.

Eintracht Francoforte, l’euro avversaria del Napoli è un esempio di virtù. Il dato

Un circolo virtuoso che ha consentito di progredire nel suo percorso a tappe di successi sportivi, ma senza fare il passo più lungo della gamba, cioè senza operare sistematicamente in perdita nel tentativo di attrarre i calciatori migliori per poter vincere (con il rischio poi di innescare invece un circolo vizioso). Peraltro, proprio grazie alla capacità di attrarre e valorizzare i talenti, la vendita dei “gioielli” non ha impedito la prosecuzione della crescita sportiva, che è risultata indipendente dai singoli anche quando si trattava di singoli che avevano fatto la differenza in campo – come per esempio nel caso delle cessioni di di Jović, Haller e Rebić, i tre giocatori del “Büffelherde” (mandria di bufali – un termine coniato dal portiere dell’Eintracht Kevin Trapp per rimarcare la forza dirompente del trio).

Sono tanti gli elementi che hanno contribuito ai recenti successi dell’Eintracht:

ricerca della sostenibilità economico-finanziaria;
capacità di investire nei talenti e valorizzarli;
abilità nel costruire gradualmente la crescita sportiva e finanziaria del Club;
capacità di preservare ed aumentare la competitività del gruppo a prescindere dai singoli calciatori;
gestione diretta dello stadio (pur non di proprietà);
attenzione per la digitalizzazione.
Il caso Eintracht dimostra che si può vincere, anche in Europa, senza spendere sistematicamente più di quello che si incassa, e che ciò che conta è un percorso di crescita basato sull’investimento sul talento dei calciatori e sulla creazione di valore, sia dal punto di vista sportivo che da quello economico.

Oltre ai numeri, vale la pena di menzionare tre ulteriori importanti fattori di natura qualitativa ma non per questo meno importanti.

Il primo è la stabilità societaria, legata a due elementi: la regola del 50+1 che vige in Germania e che sostanzialmente impedisce a investitori esterni ai Club di ottenere la maggioranza dei diritti di voto (con alcune eccezioni); e la più che ventennale permanenza nel club del Presidente Peter Fischer e di altri dirigenti dell’Eintracht come il CFO Oliver Frankenbach ed il CEO Axel Hellmann (che è stato appena nominato, insieme con Oliver Leki del SC Freiburg, co-CEO ad interim della DFL Deutsche Fußball Liga, la lega tedesca che si occupa di Bundesliga e 2. Bundesliga).
Il secondo elemento è la mentalità: la convinzione nei propri mezzi che traspare sia dalla società che dallo staff tecnico e dai giocatori, che più volte hanno affrontato a viso aperto e senza paura – e sconfitto – anche avversari più blasonati, in competizioni sia nazionali che europee.

Il terzo elemento è l’ “ambiente”: nella lunga “processione” dei tifosi dell’Eintracht verso lo stadio prima delle partite casalinghe, e poi durante le partite, si percepisce l’unità dell’ambiente – società, squadra, tifosi, sponsor (a proposito, il contratto con lo sponsor principale, Indeed, è stato recentemente prolungato fino al 2026) e città, che danno veramente la sensazione di fondersi in un’unica entità, e con il sostegno al Club che non manca mai, anche quando in un passato non troppo lontano i risultati sportivi erano meno gratificanti di quelli recenti. Del resto, il termine Eintracht significa “concordia”.

Con il pareggio per 1-1 a Magonza il 13 novembre, nell’ultima giornata di Bundesliga prima della sosta per il Mondiale in Qatar, l’Eintracht si è posizionato sul quarto gradino della classifica, che al termine del campionato significherebbe qualificazione alla Champions League per la stagione 2023-2024. Ma prima di pensare alla prossima stagione, le aquile di Francoforte dovranno pensare a quella in corso, che prevede anche un’affascinante sfida contro il Napoli per gli ottavi di Champions, il 21 febbraio 2023 al Deutsche Bank Park di Francoforte e il 15 marzo 2023 al Maradona di Napoli. Comunque vada a finire la stagione in corso, il processo di costruzione del successo dell’Eintracht degli ultimi anni dà la sensazione che le aquile che hanno il loro nido “im Herzen von Europa” continueranno a volare alto nel cielo del calcio che conta.

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