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Serie A, Salva-calcio in manovra: Lotito può esultare. Il Governo rinuncia a…

La manovra targata Meloni porta buone notizie per le società sportive, equiparate di fatto alle altre aziende: le squadre di Serie A, come scrive QuiFinanza, potranno spalmare in sessanta (decisamente comode) rate nei prossimi cinque anni i milioni di tasse non pagati con la “scusa” del Covid. E se la caveranno con una mora di appena il 3% senza nessuna sanzione penale o sportiva.

Serie A, Salva-calcio in manovra: Lotito può esultare. Il Governo rinuncia a…

Alla fine, il mondo del calcio l’ha spuntata: il “lodo-Lotito”, o “salva-calcio”, entra in manovra e permette ai club di Serie A di respirare in vista della restituzione dei debiti accumulati dalle società dopo il decreto che aveva congelato i pagamenti durante la pandemia di Covid-19.

Dopo aver spinto con insistenza e in ogni sede, il presidente della Lazio e senatore di Forza Italia, Claudio Lotito, ce l’ha fatta: il “salva-calcio” entra in manovra. Un’operazione, di fatto ad personam, cucita sulla Serie A e dal grande impatto. Lo Stato rinuncia così, nell’immediato, a una cifra vicina al miliardo di euro (889 milioni di euro, per l’esattezza, che si recupereranno solo nel 2027), mentre le società potranno spalmare il pagamento dei debiti accumulati in questi ultimi anni in sessanta rate nei prossimi cinque anni, con una piccola mora del 3%.

Ma, soprattutto, il “salva-calcio” permette di evitare qualunque sanzione sportiva o penale alle società del massimo campionato. Infatti, il pagamento contestuale delle prime tre rate, come spiegato da Il Fatto Quotidiano, fa scattare l’accordo con il Fisco e permette di scongiurare il rischio di penalizzazioni di punti in vista delle verifiche della federazione, previste per il prossimo febbraio.