Una volta la finestra di calciomercato di gennaio veniva chiamato “mercato riparatore”, qui i club operavano in caso di necessità, magari per qualche infortunio o per un calciatore poco funzionale al gioco dell’allenatore. Per questo, nella finestra invernale del 2019, De Laurentiis, quando gli venne chiesto dei mancati arrivi di Verdi e Politano, rispose: “Siamo primi, non devo riparare nulla”. Chissà se anche questa volta il Napoli deciderà di muove poco lo scacchiere di Spalletti. Sarebbe comprensibile, il gruppo azzurro è una macchina quasi perfetta e bisogna stare attenti a non minare questo equilibrio.
Aspettando il mercato… tutti i colpi del Napoli di De Laurentiis a gennaio!
Tuttavia, non mancano i rumors di calciomercato, sia per questa finestra che per quella di giugno. Il Napoli potrebbe acquistare qualche calciatore e lasciarlo in prestito fino alla nuova stagione. Si parla anche di un affare che potrebbe essere chiuso a stretto giro, quello dello scambio Bereszynski-Zanoli, che comprenderebbe anche Contini e forse Marfella.
Non manca molto all’apertura del mercato invernale, che storicamente per la società di De Laurentiis (tranne in poche eccezioni) non ha portato a grandi operazioni. Partiamo dalla stagione 2007-2008, Pierpaolo Marino chiuse ben 5 colpi: Mannini, Santacroce, Pazienza e Navarro. L’anno successivo arrivarono l’esterno argentino Datolo e l’esperto portiere italiano Luca Bucci, che però non risollevarono le sorti di una stagione piuttosto travagliata. Nel 2010 il club azzurro optò per un solo colpo, preciso e mirato, Andrea Dossena dal Liverpool, che vestì la maglia partenopea per due anni e mezzo.
Nel 2011 colpo in difesa con Victor Ruiz e in attacco con Giuseppe Mascara. La grande delusione – forse la più grande del mercato di gennaio del Napoli – arrivò la stagione successiva con Edu Vargas (2012). Il cileno sembrava un gran colpo alla De Laurentiis e invece non si inserì mai pienamente nella squadra azzurra: dopo appena 19 presenze si trasferì al Gremio. Nella stagione 2012-2013, il Napoli venne rinforzato con il Primavera Radosevic a centrocampo, con Rolando e Armero in difesa e con il ritorno di Calaiò in attacco.
Nel 2014 si costruì l’asse della squadra futura andando a prendere due giocatori che hanno scritto la storia recente del Napoli: Jorginho e Ghoulam. Con loro anche il brasiliano Henrique e il portiere Doblas. Nel 2015 fu il turno di Manolo Gabbiadini e di Ivan Strinic, mentre nel 2016 arrivarono a Napoli sia Grassi che Regini. Il 2017 segnarono il proprio arrivo Pavoletti e Leandrinho. Nel 2018 gli acquisti furono quelli di Machach e dello svincolato Milic.
Nel 2019, così come nel 2021, il Napoli non effettuò nessuna operazione in entrata, più corposa è stata la finestra di mercato del 2020, quando con il cambio di guida tecnica, il club ritenne opportuno mettere a disposizione di Gattuso giocatori più funzionali al suo gioco, quali Lobotka, Demme e Politano, oltre Petagna e Rrahmani che però giunsero a giugno. E arriviamo alla storia recente, perché lo scorso anno la società si è limitata a quelle che erano le esigenze della rosa. Serviva un centrale che potesse sopperire alla partenza di Manolas e rispondere alla momentanea assenza di Koulibaly (impegnato con la Coppa d’Africa) e lo fece inserendo in rosa – in prestito – Tuanzebe.
Cosa aspettarci dal mercato di gennaio 2023? Sono tanti i rumors. La voce più insistente è quella di una maxi operazione asse Napoli-Sampdoria, con l’approdo di un esterno di esperienza come Bereszynski e lasciando partire (a titolo temporaneo) un giovane ma promettente calciatore come Zanoli.
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