A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Gianluca Monti, giornalista “Gazzetta dello Sport”: “Ritirare la maglia di un calciatore che ha fatto la storia? È una tendenza che il calcio ha importato dall’NBA. I numeri hanno anche perso per certi aspetti il proprio valore. Tranne rari casi e quello della numero 10 del Napoli è uno di questi, sarei anche molto restrittivo nel ritirare una maglia. Osimhen? Il giorno dopo che Spalletti cacciò Osimhen dall’allenamento ci fu una bella scena, dove l’allenatore andò da lui. Un po’ bastone e carota il metodo utilizzato. Osimhen è diventato un trascinatore e si vede un giocatore che sembra giochi per strada e questo avvicina le persone. La formazione è un giochino che piace più ai giornalisti che ai tifosi. È nell’ordine delle cose che Spalletti possa sorprendere con la formazione di domani. Dovremo vedere se domani Kim farà coppia con Juan Jesus o Rrahmani. In attacco potrebbe riposare Lozano facendo giocare Politano. In una partita come quella di domani che non regala certezze prima del fischio d’inizio i cambi saranno decisivi. L’assegnazione della gara a Sozza? È un arbitro giovane e bravo. Non ha inciso come si racconta sulla gara tra Milan e Fiorentina, hanno inciso più i calciatori della Fiorentina che hanno sbagliato tanto. Mario Rui? La concorrenza stimola, vale per tutti. Sembra più concentrato e sul pezzo perché sà di non avere il posto garantito. A me è sempre piaciuto e ha sempre mantenuto un livello di rendimento alto. Osimhen è il classico attaccante contro il quale tutti i tifosi vorrebbero evitare di giocare. È un brutto cliente. Quali saranno i duelli principali domani? Mi prendo quelli difensivi nel Napoli. I due centrali del Napoli contro le due punte dell’Inter. Se i difensori vincono questo duello, l’Inter non ha tantissime soluzioni alternative. Chissà che non possa venire fuori un risultato che tutti ci auguriamo. Chi può essere favorito in difesa? È vero che Rrahmani viene da un infortunio lungo, ma si ricomincia da zero e ha fatto tutta la preparazione. Dico 51% Rrahmani e 49% Juan Jesus”.
Antonio Napoletano
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