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Napoli, l’idea di Kvara: stregare ancora San Siro per spingere il Napoli in fuga

Ai brusii di sorpresa e ammirazione di Liverpool, con Anfield e la Kop zittiti dai suoi dribbling secchi, da quelle sterzate che hanno fatto innamorare i napoletani e anche semplicemente chi ama il calcio. Perché Khvicha Kvaratskhelia, 21 anni, da Tblisi, è stato un ciclone estivo abbattutosi sul campionato italiano e ora si prepara a diventare un fenomeno ancora più duraturo. La Gazzetta dello sport celebra il talento georgiano di Luciano Spalletti, tra i protagonisti più attesi di questa sera di Luci a San Siro

Napoli, l’idea di Kvara: stregare ancora San Siro per spingere il Napoli in fuga

Incredibile la parabola di questo ragazzo, arrivato con ottime referenze, ma che in pochi credevano potesse dimostrarsi così forte sin da subito, calcolando i naturali tempi di ambientamento per i giovani che arrivano da Paesi diversi culturalmente e come abitudini. Invece KK77 – il numero in onore di Cristiano Ronaldo – ha quella dote che solo pochi eletti possiedono: rendere semplici le cose più complicate. Alzi la mano chi pensasse che oggi il nome del georgiano sarebbe potuto essere accostato a quello di Lukaku nel confronto dei giocatori più decisivi. E la parabola del belga ha traiettorie opposte.

Kvaradona – il nomignolo subito affibbiatogli in città, quasi fosse una premonizione – si è dimostrato subito a proprio agio, scrive la rosea. Le attenzioni spasmodiche dei tifosi, quella carica che arriva dallo stadio Maradona è diventata adrenalina pura per lui: carattere flemmatico, sguardo furbo e scatto fulminante. A Fuorigrotta si presentò come fosse uno scugnizzo di quartiere, per la facilità di giocate: segnando uno spettacolare gol contro il Monza, dopo aver impressionato nell’esordio (con gol e assist) a Verona. Si disse: aspettiamo di vederlo contro le big. E lui a Roma contro la Lazio si caricò la squadra sulle spalle nell’unico momento critico degli spallettiani – reduci da due pareggi e sotto di un gol contro i ragazzi di Sarri -: ruleta con tiro e palo per suonare la carica alla fine del primo tempo, poi il gol decisivo nella ripresa.

Contro il Milan un’altra prestazione che fa la differenza. Nel primo tempo equilibrato il suo puntare l’uomo aveva messo in crisi i dirimpettai Calabria e Kjaer, entrambi ammoniti. E questo condizionò le scelte del tecnico Pioli che inserì in difesa lo statunitense Dest. Subito testato da Kvara con un dribbling in area: il terzino interventista prese il piede e il rigore mise davanti il Napoli.

Ecco stasera Khvicha torna a San Siro non come una giovane sorpresa, ma da attaccante temuto per il quale Simone Inzaghi ha preparato marcature e gabbie mirate a limitarne azione e fantasia. Ma i campioni si vedono proprio in queste situazioni. Nella capacità di ripetersi, magari inventandosi qualcosa di diverso. Le luci a San Siro si accendono su questo progetto di fuoriclasse che finora ha dimostrato di non soffrire pressioni o l’innalzamento dell’asticella. KK77 è pronto a lasciare il segno. Dopo averne visto i progressi nelle ultime settimane di allenamento, Luciano Spalletti quasi gongola: “Kvara per noi è un grande valore aggiunto. Sono i giocatori che senza bisogno di schemi o altro ti inventano dal nulla la giocata decisiva”.

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