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Napoli, Spalletti: “La Juve non può nascondersi, è imbottita di campioni! Paura di nessuno, giocheremo per dare spettacolo”

Torna il campionato subito con un big match come quello tra Napoli e Juventus. Alla vigilia del match del Maradona, Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa. Ecco le dichiarazioni dell’allenatore azzurro dopo la seduta mattutina al quartier generale di Castelvolturno. “I loro investimenti si ripagano solo giocando per vincere scudetto e Champions, altro che quarto posto…”

Napoli, Spalletti: “La Juve non può nascondersi, è imbottita di campioni! Paura di nessuno, giocheremo per dare spettacolo”

Seduta mattutina per il Napoli all’SSCN Konami Training Center. Gli azzurri preparano il match contro la Juventus in programma allo Stadio Maradona domani alle ore 20:45 per la 18esima giornata di Serie A. La squadra ha iniziato la sessione con una fase di attivazione e torello, successivamente esercitazione tattica e partita a campo ridotto. Chiusura con svolgimento di gioco su palle inattive. Alla fine della sessione quotidiana d’allenamento, il tecnico partenopeo Luciano Spalletti ha presentato la super sfida di domani al Diego Armando Maradona contro la Juventus di Max Allegri, reduce da otto vittorie di fila dopo un inizio traumatico: “Inutile che Allegri si camuffa con cappello e barba finta, i favoriti sono loro. Hanno fatto investimenti per vincere Scudetto e Champions League – ha esordito Spalletti durante la sua conferenza davanti alla stampa, rispondendo alle parole di Allegri -. Altro che quarto posto, non è un risultato che può soddisfare un club come questo. Allegri è il più bravo, mi inchino al suo palmares. Non si può giocare con paura quando si indossano maglie così importanti. Abbiamo calciatori molto forti e i grande personalità, entrambe le squadre daranno spettacolo e giocheranno per vincere”. Chi deve avere più paura? “Quando si vestono casacche così importanti la vedo dura giocare con la paura, paura non ce l’avrà nessuno, ci sono calciatori forti come personalità e tecnica e tutte e due giocheranno per vincere e sarà un grande spettacolo. Il Napoli deve portare nella partita il lavoro fatto in settimana”.

La Juve reduce da otto vittorie, la prima mossa chi la farà? “La prima mossa la fa chi batte al centro, avrà la palla tra i piedi. Sono due filosofie differenti, Allegri sposa il motto juventino, vincere è l’unica cosa che conta, qui è tutto più anima e cuore, c’è stato Maradona, l’hanno visto giocare, e quando ha vinto ha mostrato quanta bellezza c’è nel calcio e non possiamo fare a meno di portarci dietro un po’ di quella bellezza e ricordiamo quel calcio sperando di riproporlo, poi è chiaro che le gare raccontano che loro ci lasceranno campo, come si è visto anche con Cremonese e Udinese, e lì diventa una gestione in cui essere bravi a far possesso e cercare il gol, ma devi sapere interpretare correttamente perché lasci campo e prendi quello che loro ti concedono. Loro ripartono e hanno giocate individuali multiple, la prima considerazione sarà non perdere mai equilibrio nell’attaccare. Se una squadra gioca davanti alla linea difensiva, difficilmente l’altra farà 10 occasioni da gol, diventa più angusto lo spazio e serve una qualità superiore alla media. Le difficoltà ci saranno e noi abbiamo le carte in regola per poter fare la partita che vogliamo. Cambiare qualcosa? Le sostituzioni. Avere altri freschi che danno vampate di velocità in alcuni momenti può scardinare qualcosa. Difficile fargli gol? Loro si abbassano davanti l’area di rigore, è più facile difensivamente rispetto pressare alti, poi c’è la volontà di un calcio che vuoi fare, le capacità che ritieni abbiano i tuoi calciatori e se può piacere come spettacolo fare quel calcio lì al di là delle vittorie. Noi faremo ciò che ci piace e ciò che piace ai tifosi. Un tecnico è passato da qui, poco tempo fa, Sarri che non ha vinto niente ma si parla solo del suo calcio e quindi ha un valore e a me piace quella roba lì che altra. C’è stato Benitez che ha vinto un paio di titoli, si parla bene anche di lui, ma non ha impressionato come Sarri, quindi c’è da starci attenti. A volte si lascia un segno più col visibile che con ciò che porti a casa senza un lavoro fatto sul campo. L’inchiesta Prisma? Non si sa mai la reazione di una squadra, a volte è il contrario e le squadre si compattano e tutto quello extra diventa uno stimolo ulteriore, magari è servito per fare questa striscia di vittoria”. Sugli scontri ultrà in A1: “Devono stare fuori quelli che hanno voglia di picchiarsi anziché di vedere lo spettacolo. Questa roba qui non si può vedere, devono starsene a casa e se non ci stanno deve essere imposta”.

“La cosa che mi incuriosisce di più di questa sfida? Vedere se la mia squadra saprà avere equilibrio e quelle giocate veloci per mettere in difficoltà la quadratura difensiva della Juve, se riuscirà ad andare dietro la linea della Juventus perdendola lì e non sulla trequarti dove loro ripartono. Sono curioso di questo, perché abbiamo posto l’attenzione sulla cosa. L’impegno è l’unica cosa che posso promettere da quando faccio questo lavoro. Due terzi della mia giornata, tutti i giorni, è di lavoro sulla partita. I tifosi meriterebbero tre terzi ma io devo dormire altrimenti il giorno dopo non riesco”. Sui singoli. “Raspadori possibilità a destra (al posto di Politano o Lozano, ndr)? Non sarebbe un azzardo per uno come lui che sa fare tutti i ruoli dell’attacco”. Sull’eventuale “blocco” bianconero a Lobotka. “Lobo avrà spazio in costruzione tra i due attaccanti della Juve, in ampiezza, fino a quando non gli verrà addosso il play della Juve, lui deve fare ciò che fa sempre, ritagliandosi quel metro in anticipo vedendo pure dove non guarda per portarci la palla con la sua solita rapidità in torsione”.

 

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