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Napoli-Cremonese, commento di cattivo gusto su Ferrieri Caputi: dirigente sportivo nella bufera

Una gara, quella del Maradona, condizionata dalle polemiche per alcune decisioni dell’arbitro dell’incontro, Maria Sole Ferrieri Caputi (e dalla terna tutta al femminile), che non sono state apprezzate dall’opinione pubblica e da alcuni ex arbitri che si sono espressi con voti negativi sul conto del fischietto di Livorno. Sui social, invece, si è andati oltre, con un messaggio – poi rimosso – che non è passato inosservato.

Napoli-Cremonese, commento di cattivo gusto su Ferrieri Caputi: dirigente sportivo nella bufera

L’arbitraggio della Ferrieri Caputi non ha inciso sull’eliminazione del Napoli, certo. Ma al fischietto è stato disegnato un percorso diverso e ha disatteso le aspettative. Non era sul pezzo, è stata poco uniforme nella gestione e nella sanzioni dei falli. Sulla carta, questa designazione prevedeva un’agevolazione sul percorso di crescita di Ferrieri Caputi, che sulla carta doveva arbitrare una gara sulla carta banale, ha avuto un leggero naufragare nel complicarsi della partita, che ha poi scatenato, al triplice fischio, una serie di commenti, di cattivo gusto (e anche sessisti).

Protagonista dell’episodio un ex dirigente labronico, della Livorno Academy, Luigi D’Ario, che sotto una foto apparsa sui social ha commentato così l’operato dell’arbitro donna: “Gnocchi al forno, ci vuole pelata, macinato, mozzarella, basilico, forno a 200 gradi”. Una frase di cattivo gusto che ha fatto in poco tempo il giro del web nonostante il messaggio sia stato poi rimosso. Lo stesso D’Ario si è poi scusato specificando si trattasse di “una vernacolata alla livornese senza malizia”.

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