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Caso Plusvalenze, chiesti 9 punti di penalizzazione per la Juventus

Il Procuratore federale Chiné ha chiesto 9 punti di penalizzazione per la Juventus, l’inibizione di 20 mesi e 10 giorni per Paratici, 16 mesi per Agnelli, 12 mesi per Nedved, Garimberti e Arrivabene, 10 mesi e 20 giorni per Cherubini. Per gli altri club coinvolti le richieste sono le stesse del primo procedimento. Collegati da remoto in udienza il neo presidente bianconero Ferrero, il ds Cherubini e l’ex ds Paratici (ora al Tottenham).

Caso Plusvalenze, chiesti 9 punti di penalizzazione per la Juventus

La Procura della Figc, stando a quanto scrive la rosea, ha chiesto nove punti di penalizzazione per la Juventus. Per gli altri otto club per i quali ipotizza la revisione del processo plusvalenze, la Procura Figc ha chiesto la stessa sanzione del primo procedimento della scorsa primavera: non penalizzazioni ma ammende.

“Stesse richieste di sanzione per tutte le altre società rispetto al primo processo sportivo già celebrato in primavera sul tema plusvalenze, richieste di sanzioni aumentate per la Juventus in virtù della maggiore gravità delle condotte contestate rispetto ad allora. È la linea del procuratore Chiné che nell’udienza della Corte Federale d’Appello sull’istanza di riapertura del filone plusvalenze ha chiesto una sanzione di 9 punti di penalizzazione sul campionato in corso: vista la gravità dei fatti contestati e l’impatto avuto dal punto di vista sportivo sui campionati, la richiesta di Chiné è di una sanzione davvero afflittiva e tenga la Juve fuori dall’Europa. Il procuratore ha chiesto anche l’inibizione di 20 mesi e 10 giorni per Paratici, 16 mesi per Agnelli, 12 mesi per Nedved, Garimberti e Arrivabene, 10 mesi e 20 giorni per Cherubini”.

L’udienza è iniziata poco prima delle 13. Per la Juventus, accanto ai tre legali Bellacosa, Sangiorgio e Apa, presenti in collegamento da Torino anche il nuovo presidente bianconero Gianluca Ferrero e due dei dirigenti oggetto dell’indagine, Federico Cherubini ma anche Fabio Paratici. In aula, oltre al club bianconero, anche Samp, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara e 52 dirigenti, tra cui Agnelli, Nedved e Cherubini. Chiné, scrive la Gazzetta, ha aperto la seduta motivando l’ammissibilità della sua istanza, poi la formulazione delle richieste di sanzioni. Dopo la Procura saranno le difese a parlare, quindi la Corte, presieduta ancora dal giudice Torsello, si riunirà in camera di consiglio per poi esprimersi prima sull’ammissibilità del ricorso della Procura, poi, nel caso venga accolto, nel merito.

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