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Napoli, Spalletti: “Kvaratskhelia non ci sarà, mi aspetto una reazione importante dopo la Coppa Italia”

La squadra torna in campo contro la Salernitana dopo la clamorosa eliminazione dalla Coppa Italia. “Non ci ha fatto piacere, ma non ci sono strascichi di nessun tipo – ha spiegato in conferenza Luciano Spalletti – e mi aspetto la reazione corretta che deve esserci per una squadra che va a giocare in un campo difficile, caldo, ci giochiamo qualcosa di importante e non vediamo l’ora di giocare”. Non ci sarà dunque il georgiano. “Non parte, sta a casa. Non ha febbre, ma il medico ha dovuto dargli dei farmaci per i sintomi”.

Napoli, Spalletti: “Kvaratskhelia non ci sarà, mi aspetto una reazione importante dopo la Coppa Italia”

L’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, ha presentato in conferenza stampa la partita di campionato di domani contro la Salernitana all’Arechi, rivelando subito una brutta notizia: “Kvara non parte, sta a casa perché oggi non ha febbre ma stanotte non è stato bene, per cui il medico ha dovuto dargli dei farmaci, ritengo sia giusto così. Domani ci giochiamo una partita importantissima, non vediamo l’ora di farlo”.

“Stop alle trasferte per i tifosi? Siamo in un momento storico importante, tutti sono importanti per noi, figuriamoci i nostri tifosi. Per la città, per la sua storia, dobbiamo ragionare e comportarci in un certo modo. Se si fa casino, se si prende il calcio per fare casino, poi ne dobbiamo subire le conseguenze, a livello di passione, perché non si vive una passione in maniera corretta per quello che è il nostro sentimento, ci fa del male perché non abbiamo i nostri tifosi, importantissimi, a supporto, per cui non capisco.”

E prosegue: “Sembra che la cosa più importante sia un’altra e non quello che deve essere il sostegno che si deve dare alla squadra. Non so se sia giusta come misura, non conosco le regole, mi occupo di altro, ma so che mi dispiace non avere i tifosi al nostro fianco e da qui in avanti bisogna ragionare in questo modo, fare tutto per la città, così diventa più facile avere comportamenti consequenziali al nostro obiettivo, non parlo solo dei tifosi, ma anche del modo di ragionare mio e dei calciatori, bisogna dare tutto per questa squadra, per la maglia, per la città. Non ce ne frega niente di quello che ci dicono, per noi l’obiettivo è solo quello. Desideriamo che le cose vadano in questa direzione, ci si comporta di conseguenza. Magari a volte passando anche da polli, ma si fa per scelta, per guadagnarci tutti, è una questione di personalità. Avrei mille cose da dire e da fare, ma questa volta sto zitto. Va bene così, hai ragione. Perché poi ci guadagno”.

“Osimhen? Victor è un calciatore che avrà un futuro importantissimo, perché è un bravissimo ragazzo, poi ha delle reazioni da persona forte, che sa che se lo vai a sfidare trovi roba dura, nel senso che non ha problemi a reagire in alcun modo, ma sotto questo aspetto ha fatto passi in avanti importanti. Non lo vedo più reagire a quelle banalità o a falli normali come è successo quando sono arrivato: è un ragazzo intelligente, che capisce, va ad essere fondamentale nel calcio giocato. Partecipa molto di più alla manovra della squadra, ha leggerezza, è un piacere vederlo, sono vantaggi che si crea è dentro la squadra come comportamenti e come movimento”.

La Salernitana. “Che partita sarà domani? Mi fa piacere di ritrovare Nicola in panchina perché lo stimo come uomo e come allenatore, anche se è una complicazione in più per noi. La partita avrà duemila difficoltà, di tutti i generi. Ci aspetta una partita dura, in uno stadio caldo, ma per quello che deve essere il nostro percorso, per i nostri sogni ed obiettivi, non possiamo scegliere che tipo di partita andare ad affrontare, si affronta quello che ci viene presentato, in qualsiasi modo lo sia. Dobbiamo essere pronti alla voglia e alla determinazione dell’avversario di fare la partita, metterci consapevolezza, qualità, tattica e tecnica per dimostrare le nostre anime e le nostre caratteristiche. Dobbiamo saperci comportare anche in queste partite, sempre per la città. Bisogna sempre dare il 100%. Dare un punto di meno, nel calcio, equivale a dare molta più possibilità all’avversario. Nel caso del post Juventus l’abbiamo pagata più caro del dovuto.”

“La scelta della formazione? Durante il periodo del break c’era l’attesa di vedere se saremmo stati gli stessi. La partita di Genova era altrettanto importante dell’altra, dopo tre giorni il derby a Salerno, che ridiventa una partita importantissima, un derby campano dove c’è da stare in campana. Per cui diventa una necessità fare delle scelte differenti e quando si gioca in una grande squadra come il Napoli a volte devi essere quel calciatore che si fa trovare pronto quando serve, sennò non siamo di quel livello. E poi probabilmente per quelli che non hanno giocato viene fatto involontariamente ‘questa non è la mia partita, è la loro’. Sono quelle piccole cose o interpretazioni che ti tolgono qualcosa, a noi non deve succedere. So che non è facile farsi trovare sempre pronti, ma è qui che si fa la differenza. Anche per questo siamo stati scelti a giocare per il Napoli, bisogna sempre farsi trovare pronti, avere sempre fame, vincere tutte le partite”.

“Elmas? Sono soddisfatto di tutta la squadra, al di là di piccoli particolari come quello che ho appena detto, che abbiamo pagato più caro della nostra mancanza di averci messo tutto. Eljif è uno che in questo momento sta facendo vedere il suo valore. Ha giocato più spesso e forse è stato più facile far vedere le sue qualità, ma è uno di quelli che mette sempre tutto, è evidente. Corre sempre, chiunque lo veda si accorge che dà sempre tutto, un calciatore che sarà della partita sicuramente, merita di giocare. Raspadori ha scelte di posizionamento e giocate tecniche straordinarie. E’ stato sfortunato nell’episodio in cui poteva far gol, ma si era fatto trovare nel punto giusto al momento giusto, per me è uno che ci può far fare la differenza e lui lo sa, perché si vede da come si allena sempre. Siamo in testa alla classifica, c’è ancora molta strada da fare, quello che conta è come si arriverà in fondo, per cui non è che alleggerisca niente, anzi, aumenta la voglia di mantenere la classifica.”

“Se ho voglia di restare al Napoli? Si ragiona nei tempi corretti, non ci interessa niente di niente, ci interessa solo arrivare in fondo a questa stagione come vogliamo arrivare. Nessuna sconfitta può dare vantaggi, tantomeno un’eliminazione. Bisogna essere realisti. Poi è chiaro che per dargli il verso corretto e che ci può far comodo ci saranno meno fastidi. A volte ci sono contesti in cui è necessario restare nella Coppa Italia perché significa tante cose, in questo caso abbiamo una rosa di calciatori dove possiamo giocare più competizioni e questa qui, per le scelte che ho fatto nella prima partita, era per far giocare di più qualcuno che ha giocato meno finora e per questo mi dispiace. La soluzione, però, è sempre la stessa, sia nelle sconfitte che nelle vittorie, per non lasciare strascichi o troppa euforia: allenarsi al massimo, sempre.”

“Osimhen e Simeone insieme? Può essere una soluzione anche dall’inizio in qualsiasi partita. Nelle scelte ti porti dietro quello che è successo in precedenza, le caratteristiche, il momento dei calciatori. In questo bisogna stare attenti a non sbagliare, probabilmente a non farli giocare mai insieme mi sono perso anche qualcosa per le potenzialità e le possibilità, oppure ci siamo guadagnati qualcosa in più, visti i risultati. Ma possono giocare tranquillamente insieme. Hanno segnato insieme: palo e traversa. Bisogna sapersi comportare da calciatori del Napoli, mettere nei comportamenti, nelle reazioni e nei ragionamenti tutto quello che hanno, per la città”.

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