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Napoli, Gollini: “Potevo arrivare già questa estate, ma c’era in ballo la trattativa per Navas”

FERRARA, ITALY - SEPTEMBER 17: Pierluigi Gollini of Atalanta BC gestures during the serie A match between SPAL and Atalanta BC at Stadio Paolo Mazza on September 17, 2018 in Ferrara, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

“Potevo essere del Napoli in estate anche se pochi lo sanno. In casa azzurra però fecero altre riflessioni, c’era ancora in ballo la trattativa per Navas e decisi di restare a Firenze”. Così il neo portiere azzurro, che parte coi galloni di riserva di Alex Meret, ai microfoni di Kiss Kiss, arrivato durante la sessione invernale al posto di Salvatore Sirigu, che ha fatto il percorso opposto.

Napoli, Gollini: “Potevo arrivare già questa estate, ma c’era in ballo la trattativa per Navas”

Il nuovo portiere del Napoli, Pierluigi Gollini, dopo aver svelato il retroscena su quanto è accaduto nel corso della sessione estiva di calciomercato, ha detto anche di trovarsi “benissimo con tutti i compagni, conosco tutti gli italiani. Ho ritrovato anche Tanguy Ndombélé, mio compagno al Tottenham. Ricordo la bella parata su un tiro di Raspadori nel corso del match dell’andata tra la Fiorentina e il Napoli (terminato 0-0, ndr). Poi non ho trovato molto spazio, ma ricordo che quella fu una bella gara. I tifosi del Napoli mi avranno maledetto, ma spero di farmi perdonare. Qui c’è un gruppo molto unito, mi sento in una famiglia. Mi hanno accolto tutti benissimo. Sono molto carico, determinato e sono convinto che potremo toglierci belle soddisfazioni quest’anno. Ringrazio i napoletani per quanto mi stanno dando e farò di tutto per questa maglia”. Sullo scudetto, la matematica e Spalletti. “La chiave del discorso del mister è pensare partita per partita ed è così qui, è la forza di questo gruppo. Se riusciamo a fare ciò che questa squadra ha dimostrato nel tempo il futuro davanti è bello. Il Milan l’anno scorso ha vinto lo scudetto e quest’anno sta vivendo un momento difficile: questo per dire che nel calcio delle cose sembrano facili ma non lo sono, quindi è giusto quello che dice il mister per rimanere coi piedi per terra. Napoli come una di Premier? La cosa che accomuna le squadre di Premier, a parte il City, è il livello di agonismo e l’intensità. Noi oggi abbiamo un livello tecnico altissimo, sono rimasto impressionato quando sono arrivato. Il livello è veramente elevato in tutti i giocatori, sono tutti forti tecnicamente. La squadra è in fiducia e speriamo il meglio. Poi c’è anche una grande intensità e questo ci accomuna al calcio europeo: sia in Germania che in Premier si gioca con grande agonismo, con grande intensità. Noi andiamo step by step, partita per partita, ripeto, comunque assicuro che ce la giochiamo con chiunque, anche in Champions. Due dei quattro migliori portieri italiani sono qua? Io posso esserne solo felice e dire che il Napoli ha fatto le scelte giuste. La scuola portieri italiana dal punto di vista tecnico è la migliore. Il modo di allenare della vecchia scuola italiana è rimasto un po’ troppo fermo su dei punti perché il calcio è divenuto più europeo, il portiere deve giocare coi piedi, essere più dinamico. E quindi possiamo anche prendere da altri e modernizzare la scuola. Ma dal punto di vista tecnico la scuola italiana è ancora la migliore al mondo. La tecnica ti aiuta a non fare errori e ti porta ad essere completo”, ha concluso l’ex Atalanta.

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