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CorSera- Il Napoli continua la sua fuga, trascinato dalla meglio gioventù: tutti i gol azzurri nascono da Kvaratskhelia

L’edizione odierna del “Corriere della Sera” ha analizzato la gara di ieri tra Spezia e Napoli, soffermandosi sull’esterno azzurro Kvicha Kvaratskhelia.

CorSera- Il Napoli continua la sua fuga, trascinato dalla meglio gioventù: tutti i gol azzurri nascono da Kvaratskhelia

Il Napoli continua la sua fuga, trascinato dalla meglio gioventù: con il talento di Kvaratskhelia e Osimhen supera anche lo Spezia. Nel primo tempo le preoccupazioni di Spalletti, che temeva una partita trappola, hanno trovato sostanza. Il Napoli, che ha rispolverato la maglia dedicata a San Valentino, ha fatto fatica a far circolare il pallone in maniera rapida proprio per la compattezza e l’applicazione dello Spezia a livello difensivo. L’ha sbloccata ad inizio ripresa con un rigore assegnato per un fallo di mano di Reca. Stavolta è andato Kvaratskhelia dal dischetto. Il georgiano, a quota 10 gol e 13 assist stagionali, è appassionato di basket ed ha riproposto nell’esultanza il gesto della «buonanotte» dedicato al campione dell’Nba Stephen Curry. Kvara ha messo il suo zampino in tutti e tre i gol del Napoli, da un suo spunto nasce il rimpallo che Osimhen ha sfruttato saltando più in alto di Dragowski e Nikolaou e realizzando il suo tredicesimo gol di testa nell’era Spalletti. Il terzo gol è un’altra immagine della cooperativa Napoli: Kvaratskhelia rinuncia al tiro in porta e consegna ad Osimhen (17 reti stagionali, in media una ogni 94 minuti) il pallone dello 0-3 incassando i complimenti di Spalletti: «È stato bravo a non essere egoista». Il centravanti del Napoli si è reso protagonista di un bel gesto durante il riscaldamento: sbaglia la mira di un tiro e la palla colpisce una tifosa in curva Piscina. Lui, senza pensarci su due volte, si fa accompagnare in curva da uno steward, trova la ragazza e si scusa.

L’arrivo di Osimhen sugli spalti è stato accolto dai tifosi spezzini con sorrisi, qualche pacca sulla spalla e foto per immortalare il momento. Rimane purtroppo un frame di un film che ha regalato anche altro: i soliti cori contro Napoli, gli insulti alla memoria di Maradona e a Spalletti che a La Spezia ha vissuto da calciatore momenti importanti della sua vita. L’ha ricordato nel post-partita: «Qui ho conosciuto mia moglie e sono nati due dei miei tre figli. Spero che lo Spezia si ritagli un posto in serie A e quando vincono le partite sono contento anche per gli amici che vanno in curva».

Carlo Gioia

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