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Diritti tv, il Quirinale stoppa il Governo su emendamento Lotito

Diritti tv

L’emendamento, che ha avuto come primo firmatario il presidente della Lazio, mira alla proroga da 3 ai 5 anni dei diritti televisivi del calcio: ma la scelta continua a far discutere

Diritti tv, il Quirinale stoppa il Governo su emendamento Lotito

Il mondo del calcio deve fare ancora una volta i conti con i diritti televisivi che negli ultimi anni sono diventati la partita principale su cui si gioca il futuro delle società italiane, riporta Virgilio Sport. Nei giorni scorsi il presidente e senatore, Claudio Lotito, è stato il primo firmatario di un emendamento al Decreto Milleproroghe approvato in Senato che prevede la possibilità di prolungare il contratto di Dazn fino al 2026.

In un momento in cui le società di calcio della serie A fanno i conti con una situazione economica piuttosto complicata, il presidente della Lazio Claudio Lotito si è atto portavoce di un emendamento che mira a estendere il contratto dei diritti televisivi attualmente in essere fino al 2026 che assegnano a Dazn tutta la serie A e a Sky tre gare a giornata e che dovrebbe avere naturale scadenza nel 2024 così come previsto dalla Legge Melandri.

Il nuovo limite è stato già modificato a 5 anni ma la proroga chiesta da Lotito mira ad allungare il contratto già esistente. Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, dal Quirinale sarebbe arrivata una telefonata al Governo per rivedere la questione per ragione di merito e metodo. Una telefonata che mette l’esecutivo di fronte ad una scelta piuttosto inaspettato visto che sul tema la maggioranza si era dimostrata piuttosto compatta sul tema. Il testo verrà esaminato tra martedì e mercoledì e il congelamento della modifica metterebbe a rischio diverse norme approvate. Secondo il Colle il discorso legato alla proroga dei diritti tv sarebbe materia estranea al decreto.

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