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Napoli, Spalletti: “Abbiamo il 50% di possibilità di passare il turno, non è lecito avere paura domani”

Il tecnico dei partenopei presenta sfida d’andata degli ottavi di finale di Champions: “Conosco bene i miei calciatori, mi aspetto che sappiano interpretare bene il tipo di partita. Abbiamo detto in questi giorni che hanno un po’ più di esperienza di noi nella partita secca. Durante le ultime partite di campionato ci siamo allenati a questo. Senza andare a pensare al piccolo margine che ci siamo creati in campionato. Le hanno interpretate bene le ultime partite”.

Napoli, Spalletti: “Abbiamo il 50% di possibilità di passare il turno, non è lecito avere paura domani”

“È la sera prima del Natale, devo dare il latte e i biscotti alle renne che vengono a trovarci domani. Per me è una festa giocare in Champions, poi vedremo se riusciremo a scartare i regali – dichiara Luciano Spalletti alla vigilia di Eintracht-Napoli -. Il Napoli anti-italiano (come definito dal tecnico austriaco dell’Eintracht, Glasner, ndr)? Ora è un luogo comune. Magari a tratti anche le squadre che giocano in Europa fanno scelte o passano momenti in cui decidono di concedere campo all’avversario perché hanno qualità a giocare nello spazio come l’Eintracht. Sa benissimo ripiegarsi in 20-25 metri. È difficilissimo fare la partita solo nell’altra metà campo. Non mi fido di voi (riferito ai giornalisti, ndr), perché sono ancora a pensare alle domande che mi avete fatto ad inizio campionato, dove si diceva che non entravamo in Champions League. Ora mi dite tutto l’opposto, meglio non fidarsi. Ci sta di rimanerci male se no poi. Sappiamo di avere delle potenzialità, come le ha il nostro avversario. Glasner ha detto bene che ha il 50% di possibilità di passare il turno nella doppia sfida. La penso come lui. E ha questo piccolo vantaggio di ciò che si è meritato l’anno scorso, nella finale contro il Rangers, vinta ai calci di rigore, dove ha acquisito molta esperienza. Glasner lo conosco bene, l’avevo già incontrato quando ero allo Zenit. E c’è il rispetto reciproco per il lavoro degli altri allenatori. Ho una serie di collaboratori che il Napoli mi mette a disposizione, che vanno a vedere il lavoro delle squadre che riescono a fare buon calcio. Da quando ha vinto l’Europa League anche noi siamo andati a vedere l’Eintracht. Sa fare giocare cortissima la squadra squadra, è un allenatore moderno, sa andare a pressare alto e a portare il blocco squadra per ripartire. Ha calciatori di gamba e che sanno usare benissimo questo spazio. Si fanno i complimenti per il suo calcio e per il grandissimo campionato. Appunto per questo sarà una partita delicata e difficile”

“Kvara e Osimhen come vivono questa vigilia di Champions? Da un punto di vista di maturità, si può portare per esempio la reazione di Osimhen a Sassuolo: appena ha sentito un problemino ha valutato in maniera corretta, chiedendo la sostituzione. Questo è il calciatore che sa valutare benissimo le cose, questi due tipi sono due di quelli che hanno veramente l’estro, la fantasia, la qualità per mandare segnali al calcio mondiale. Allo stesso tempo sono due ragazzi giovanissimi, Giuntoli e De Laurentiis sono stati bravi a sceglierli in un pacchetto molto ampio di calciatori, questa gioventù va ancora plasmata, fatta maturare. Quello di domani sera sarà un evento da sfruttare, loro secondo me la sapranno interpretare, la partita di domani. Non è lecito avere paura. Vedremo le giocate che solamente chi è a questo livello sa fare. Quale qualità voglio vedere dai miei domani? Dipende un po’ dalle caratteristiche dei calciatori, ognuno ha la sua. A Kvaratskhelia non si può chiedere le stesse cose di Di Lorenzo, ma metterà molte più delle sue e altre che è meno abituato a fare. Quando ha la palla l’Eintracht – e farà la ripartenza che sono abituati a fare – bisogna ripiegare con gli attaccanti, fare fase difensiva, blocco squadra basso. Ci vuole la disponibilità degli attaccanti a rincorrere gli avversari, quello che mi aspetto a livello generale è che si riesca a fare la partita che il Napoli sa fare da quando si è iniziato. Tentare di prendere la gara in mano, fare gioco, farla circolare, provare a fare gol e comandare la partita”.

 

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