Alla Gazzetta dello Sport, l’ex capitano dell’Udinese Totò Di Natale parla del suo ex allenatore e di come sia cresciuto fino al rendimento monstre in azzurro.
Antonio Di Natale: “Con Spalletti si migliora, è al top da anni e merita di vincere”
“Non cominciamo: io quella parola non la pronuncio (naturalmente la parola è “scudetto”, ndr) – dichiara Antonio Di Natale, che ha conosciuto l’allenatore toscano in Friuli -. Già mio fratello mi incalza per organizzare la festa, ma io preferisco restare concentrato come Spalletti e la squadra. Poi, se sarà, felice di tornare nella mia città. Ci credo eccome, ma bisogna arrivare fino in fondo. Spalletti se lo merita da anni di vincerlo, perché anche con la Roma giocava un ottimo calcio. Ho conosciuto pochi allenatori appassionati e competenti come lui. Restava al campo anche 12-13 ore al giorno per studiare ogni particolare. Spalletti? A Napoli si è ulteriormente evoluto, seguendo il suo percorso. Solo che ora ha giocatori ancora più forti e in Champions si sono resi conto di questa nuova realtà. Da Meret, passando per Lobotka, Politano: ha migliorato tutti. Penso a Simeone: un discreto attaccante e ora ogni volta che entra fa gol. Kvaratskhelia? Un campione. Con quell’andatura e quel tocco mi ricorda Donadoni. Qualcuno pensa sempre a paragoni esteri, ma voi ditemi in quanti avevano la classe di Roberto e hanno vinto Coppe Campioni e scudetti come lui. Il Doblete (Scudetto e Champions League, ndr)? Dipende anche dalla fortuna e dal momento di forma. Bisognerà vedere da qui in aprile se tutti staranno bene, le condizioni anche degli avversari. I presupposti per fare ancora tanta strada ci sono. Con quel centravanti (Osimhen, ndr)… È impressionante quante volte riesce a scattare nell’arco di una partita. Non ha paura di niente e poi anche tecnicamente è molto migliorato con Luciano”.
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