A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Rosario Compagno, ex calciatore e padre di Andrea attaccante del FCSB convocato da Mancini in nazionale: “Mi arrivano tantissime telefonate per mio figlio e fa tantissimo piacere. È una pre convocazione e non è facile perché ci sono tantissimi calciatori. Il direttore sportivo dello Steaua ha annunciato a tutti questo evento perché per loro è un grande onore. Andrea ha il sogno di voler vincere con i propri compagni il titolo in Romania ed è concentrato, ma per lui è una grande soddisfazione essere preso in considerazione.
Io dico che la vita è strana, le cose succedono perché devono succedere. Magari Andrea rimaneva in Italia e aveva poco spazio in società più importanti senza avere lo spazio che ha in Romania. Ha avuto la fortuna di giocare a Londra contro il West Ham in Conference League. Uno staff importante come quello della Nazionale sa di avere a che fare con un giocatore che abituato già a certi palcoscenici.
A me piace il calcio giovanile e sono anche allenatore di calcio giovanile. A me desta molto scalpore il fatto che in alcune compagini ci sono tantissimi stranieri e questo la dice lunga sul fatto che diventa complicato poter proporre alla Nazionale dei calciatori. Non voglio criticare o penalizzare chi è bravo, ma bisogna fare una riflessione ben attenta e ben adeguata. Tante persone parlano in questi termini per come si sta evolvendo il calcio in Italia. Andrea è maturato tanto e ha preso consapevolezza dei propri mezzi in un campionato che nessuno conosce che è interessante ed importante con grandi rivalità. Lì si è sottoposti a pressione e probabilmente hanno valutato questo anche se ripeto che stiamo parlando di una pre convocazione.
Che tipo di attaccante è Andrea? Fa della sua fisicità la forza perché parliamo di un ragazzo di 1.95. Fa anche belle giocate, un po’ di tempo fa fece un gol da attaccante di 1.70 per il modo in cui si liberò dell’avversario. Dimostra di avere una certa dimestichezza non solo sulle palle aeree. Io credo che la fisionomia del calciatore futuro dovrebbe essere questo con la fisicità importante, ma con buona tecnica e veloce. Bisogna essere bravi anche nell’opportunismo e nel giocare con la squadra facendo le sponde. Probabilmente Andrea è aiutato dai tecnici e dalla squadra in cui gioca e sta migliorando”.
Antonio Napoletano
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