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Conferenza Stampa – Spalletti: “Disposto a tutto per il Napoli! Torino asfissiante, cambieremo qualcosa. Kvara ha la vena al collo, sul rigorista e gli scontri…”

Dopo il sorteggio di Nyon è tempo per il Napoli di ributtarsi a capofitto in un campionato da chiudere quanto prima. Gli azzurri sono attesi dalla sfida dell’Olimpico Grande Torino contro gli uomini di Juric, reduci da una vittoria in trasferta contro il Lecce. Il match è previsto per domani alle ore 15.

Conferenza Stampa – Spalletti: “Disposto a tutto per il Napoli! Torino asfissiante, cambieremo qualcosa. Kvara ha la vena al collo, sul rigorista e gli scontri…”

Ecco le parole del tecnico di Certaldo alla vigilia del match Torino-Napoli:

“Tante partite in programma, è il momento più bello della sua carriera? “Il tempo che passa mi crea sempre qualche problema. Voglio ottenere i risultati. Noi saremo valutati per quello che abbiamo fatto. Di tempo non ne ho molto, mi devo affrettare. Devo dare valore a tutte le cose che mi passano davanti. Per il Napoli, per completare questo percorso, sono disposto a tutto”

Può essere un anno irripetibile? Irripetibile sarà l’anno successivo, e così quello dopo. Può andare avanti all’infinito. Il traguardo è sempre quello che vuoi andare a prendere e scoprire. Non ci si ferma, non ci si deve fermare mai. Bisogna andare sempre più in profondità a scavare.

Sulla partita: Sono contento di parlare del Torino, che non cambierà atteggiamento. L’Eintracht ha cambiato un po’ l’atteggiamento. Il Torino è asfissiante in tutto quello che fa. Loro vogliono mantenere un livello di fatica altissimo, sia in fase di possesso che di non possesso palla. Spesso sei costretto a fare duelli fisici e a riportare la palla al portiere. Con Juric ho litigato qualche volta.

Che significa che non ha molto tempo? Significa che ho 64 anni. Ogni momento può essere diverso. È meglio non fare calcoli. Ci sono situazioni in cui bisogna metterci mano. Se penso all’impegno della squadra vorrei vivere in eterno. Se penso a quello che è successo in città l’altra sera vorrei non partecipare a questo tipo di situazioni, che sia involontariamente o di rimbalzo.

Turnover? Può capitare qualcuno sia più stanco di un altro. Le alternanze sono in base alla forma dei singoli. Pensiamo ad una partita alla volta. Non ho il timore di sbagliare. Qualsiasi cosa scelgo, scelgo bene. Sono tutti disponibili dal punto di vista fisico e mentale. A livello mentale abbiamo speso tantissimo, perché ti dicono che l’hai già vinta. Tutti parlano di prossimo turno, di risultato facile e tu ti trovi a giocarla in condizioni di svantaggio totale.

Sul momento del calcio italiano: C’è una fotografia di ricerca di cose più moderne e forti da un punto di vista di impatto dentro la gara. Penso alla qualità del portiere del Torino, di quando gli portano la palla dietro e sei costretto a schierarti bene in difesa. Lui ha un calcio di 70 metri, sei costretto a questo “sciagattone”, dovendo rientrare subito. Sono cose che fanno parte del calcio moderno. Loro hanno questa soluzione. Karamoh l’ho allenato all’Inter, lo conosco bene. Diventa complicato per ritrovare distanze e misure. La qualità di gioco ci assomiglia per il modo di fare.

Raspadori recupera? È soddisfatto di Ndombelé? Raspadori non recupera, tra l’altro ho letto che non va nemmeno in Nazionale. Ndombelé all’inizio non lo conoscevo molto. C’era il dubbio su come mai il Tottenham non l’avesse fatto giocare. Lo alleno volentieri, è un ragazzo dolce. Ha forza, motore, tecnica, ha questi guizzi di lucidità. Ndombelé è un giocatore che mi garba.

Cosa bisogna fare a Torino? Se si fanno cose che sappiamo fare ci troviamo più a nostro agio. Magari siamo leggibili, ma calciatori come Kvara, Osimhen, Zielinski, Raspadori e Simeone hanno la capacità di influire con la loro qualità individuale per fare male agli avversari.

La continuità del Napoli da cosa deriva? È sempre la loro voglia di far vedere di che pasta sono fatti. Questo comporta anche un po’ di sacrificio. Ci sono giorni che sono un po’ diversi dagli altri. Serve impostare una giornata seria e professionale tutte le volte. Loro hanno capito bene a cosa siamo di fronte. Ce l’hanno bella chiara la loro volontà. Di Lorenzo ha sempre qualcosa da fare di importante e lo dimostra. È lo spirito corretto della squadra.

Elmas e Simeone hanno possibilità di giocare titolari a Torino? Ora lei mi vuole far diventare antipatico agli occhi dei miei calciatori, quando invece me li abbraccio sempre con affetto. C’è una sosta dopo, si può recuperare bene. Elmas meriterebbe di giocare qualche partita, come altri. Certo è che non ci sono giocatori arrugginiti al momento. Qualche cosa si cambia ma non fatemi dire quello che si cambia.

Attesi 10mila tifosi del Napoli a Torino: Per noi è fondamentale avere i nostri tifosi in trasferta. Spero che non si verifichino altre situazioni spiacevoli. Con i tifosi diventa più bella partita. Ci sono anche molti tifosi non colpevoli. Ho temuto quando c’è stata la squalifica del nostro settore ospiti perché per noi rappresenta un sostegno importante. I calciatori hanno bisogno dell’orecchio pieno, del sostegno della Curva. A volte serve più di un urlo mio, loro sanno direzionare il livello emotivo della partita. A volte io non ci riesco.

Zielinski in Champions riesce ad esprimersi meglio? Secondo me ha giocato nello stesso modo anche in campionato, andrò a rivederlo. Zielinski è in crescita costante. Si nutre del comportamento della squadra, sa metterci qualcosa in più, ha resistenza, tecnica e gol, sa calciare in maniera straordinaria sia di destro che di sinistro. Sta mettendo mano in maniera pesante al suo carattere. Non sempre se sei troppo buono va bene. La vena sul collo ogni tanto bisogna farsela venire. Kvara se l’è fatta venire in quel gol di dribbling. Quando è arrivato non ce l’aveva così evidente.

Come mai Zielinski ha battuto il rigore contro l’Eintracht? L’hanno deciso i ragazzi, dentro il nostro spogliatoio c’è democrazia. Non conta quello che dite voi. Sui rigori c’è stato un miglioramento notevole, si fermano a calciare sempre alla fine degli allenamenti. Ha chiesto di batterlo, perché gli aveva dato fastidio quello che era successo in precedenza. È bello vedere che i ragazzi collaborano così. Partecipano tutti.

Domenico Costanzo

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