Sostituire un totem difensivo della caratura di Kalidou Koulibaly non era impresa facile, ma lui ci sta riuscendo alla grande. Kim Min-jae si è preso il Napoli e i 18 milioni spesi per lui per acquistarlo dal Fenerbahce sembrano una cifra irrisoria rispetto a quello che il coreano sta dando in campo alla squadra di Spalletti. In coppia con Rrahmani o Juan Jesus ha sempre garantito prestazioni di livello e sulla solidità difensiva partenopea c’è soprattutto il suo zampino. Ma…
Napoli, si punta ad eliminare la clausola (per l’estero) di Kim. La situazione
Quando nel luglio scorso Giuntoli riuscì in extremis a dirottare il sudcoreano Kim Min-jae, già d’accordo con il Rennes, portandolo in Italia dovette concedere agli agenti del difensore delle clausole che di solito il Napoli non accetta, riporta Gazzetta dello sport. Dal primo al 15 luglio prossimo, dunque in una finestra di due settimane, il giocatore asiatico potrà svincolarsi dal club (solo per l’estero) esercitando una opzione che comunque porterà non meno di 45-50 milioni alla società di De Laurentiis.
Infatti il pagamento del cartellino è legato a dei parametri sui fatturati di chi acquista, dunque nel caso si facessero concretamente avanti – come da rumors – Psg e Manchester United il riscatto si aggirerebbe intorno ai 60 milioni di euro. In realtà questa norma era stata fortemente voluta dagli agenti per dare a Kim una “via di fuga” in caso non si fosse trovato bene a Napoli. I fatti dicono che non è così e lo stesso difensore dalla Corea ci ha tenuto a derubricare a “chiacchiere di mercato” queste voci che non lo distolgono dagli obiettivi principali: “Scudetto e Champions”. Passato luglio, comunque, Giuntoli incontrerà gli agenti di Kim per prolungare il contratto e togliere quella clausola che rischia di essere un tallone d’Achille.
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