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Juventus, le prossime tappe dell’Inchiesta Prisma: la FIGC punta a chiudere entro maggio

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I prossimi due mesi saranno dunque infuocati per le inchieste a carico del club bianconero. Sul fronte penale, il processo riprenderà il 10 maggio e si prevedono tempi lunghi con la società che chiederà lo spostamento del procedimento da Torino a Milano chiamando in causa la Cassazione. Quanto invece ai filoni sportivi, a breve si attendono novità e aggiornamenti con la FIGC che che punta a chiudere intorno alla metà di maggio.

Juventus, le prossime tappe dell’Inchiesta Prisma: la FIGC punta a chiudere entro maggio

Stando alla Gazzetta dello Sport odierna, nei prossimi giorni dovrebbe arrivare la notifica di fine indagini per il secondo fascicolo relativo agli accordi club-calciatori sulle mensilità dilazionate in epoca Covid e non depositate in Lega e FIGC e sulle cosiddette “partnership sospette”. Una volta chiuse le indagini, i giocatori coinvolti avranno una decina di giorni per presentare le memorie difensive, poi si procederà con l’archiviazione o il deferimento.

Qualora fosse dimostrata una responsabilità diretta sugli accordi, i calciatori che hanno sottoscritto documenti non registrati regolarmente rischiano almeno un mese di squalifica. La Juve invece potrebbe essere sanzionata con una maxi multa “da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto”, ma l’articolo 31 del codice di giustizia sportiva sottolinea che potrebbe anche essere aggiunta “la penalizzazione di uno o più punti in classifica”.

L’obiettivo della Federcalcio è quello di completare i due gradi di giudizio (primo e secondo) intorno alla metà di maggio, ma per capire se l’eventuale sentenza avrà ripercussioni sul campionato in corso o sul prossimo (andando oltre il 30 giugno) bisognerà attendere il pronunciamento del Collegio di Garanzia del Coni. La Juventus avrebbe infatti 30 giorni di tempo dalla sentenza per ricorrervi e questo potrebbe far slittare tutto al 2023/24.

Sempre nell’ambito dell’inchiesta sulla “manovra-stipendi”, resta inoltre da chiarire la posizione degli altri club coinvolti nelle cosiddette “partnership sospette” proprio con la Juventus. Per Bologna, Sampdoria, Udinese, Atalanta, Sassuolo e Cagliari al momento il procuratore Chiné sembra essere orientato a una “sospensione in attesa di documentazione”. Posizione che farebbe slittare tutto alla stagione 2023/2024 per le squadre coinvolte.

Per quanto riguarda il ricorso sul -15 in classifica già inflitto alla Juve e le squalifiche ai dirigenti bianconeri per il caso plusvalenze, la data fissata per la sentenza del Collegio di garanzia del Coni è il 19 aprile, ma per arrivare a verdetto potrebbe volerci qualche giorno in più. Tre le possibili strade per il club bianconero.

Senza decidere nel merito, il Coni potrebbe infatti giudicare il ricorso inammissibile, respingerlo pur essendo ammissibile o accoglierlo annullando la sentenza e rimandarlo alla Corte Federale d’Appello. Negli ultimi due casi i 15 punti e le squalifiche ai dirigenti sarebbero annullate definitivamente o in attesa di un nuovo pronunciamento a riguardo.

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