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Serie A, quanto vale il paracadute per chi retrocede: le cifre per il 2022/23

A sei giornate dal termine del campionato la lotta per non retrocedere è più viva che mai. Sono potenzialmente sette – con possibilità di successo differenti – le squadre attualmente coinvolte nella corsa alla salvezza, e nelle prossime settimane saranno via via ufficializzate le formazioni che dovranno ripartire dalla Serie B nella prossima stagione. Lo riporta Calcio & Finanza.

Serie A, quanto vale il paracadute per chi retrocede: le cifre per il 2022/23

Risultato sportivo deludente a parte, anche la retrocessione ha un peso economico non indifferente per le società calcistiche. Come per gli anni passati, i club che chiuderanno la stagione 2022/23 nelle ultime tre posizioni della classifica, e che quindi saranno automaticamente retrocesse in Serie B, potranno contare su un supporto per mitigare l’impatto con i minori ricavi della categoria cadetta.

Si tratta del cosiddetto paracadute, una somma messa a disposizione delle società per rendere più morbido l’impatto con la retrocessione. Inoltre, la somma può essere utilizzata per investire e tentare una pronta risalita verso la massima serie. Ma come funziona il paracadute? Quali sono le risorse che vengono distribuite?

Per valutare la cifra da assegnare alle squadre retrocesse, sono previste innanzitutto tre fasce, come stabilito dallo Statuto della Lega Serie A:

Società di fascia A: le neopromosse tornate in Serie B dopo appena una stagione (10 milioni di euro);

Società di fascia B: le retrocesse dopo aver militato in Serie A per due stagioni anche non consecutive nelle ultime tre, compresa ovviamente quella in cui è maturata la retrocessione dalla Serie A (15 milioni di euro);

Società di fascia C: le retrocesse che lasciano la Serie A dopo aver militato nel massimo campionato per tre stagioni anche non consecutive nelle ultime quattro, compresa quella in cui è maturata la retrocessione (25 milioni di euro).

Per la stagione 2022/23 la cifra da destinare ai club retrocessi ammonta a 60 milioni di euro. Nessuna società è già stata retrocessa matematicamente, ma è già possibile avere un’idea di come sarà distribuita la somma sulla base delle squadre coinvolte nella lotta salvezza a poche giornate dal termine del campionato.

Queste le quote che potrebbero ricevere le società eventualmente retrocesse, considerando le attuali ultime sette in classifica, in ordine di posizione in Serie A:

Salernitana – 15 milioni di euro 

Empoli – 15 milioni di euro

Lecce – 10 milioni di euro

Spezia – 25 milioni di euro

Hellas Verona – 25 milioni di euro

Cremonese – 10 milioni di euro

Sampdoria – 25 milioni di euro

Qualora la quota complessiva fosse inferiore ai 60 milioni di euro (per esempio con la retrocessione di Sampdoria, Cremonese e una tra Lecce, Empoli e Salernitana), la restante parte secondo regolamento dovrebbe andare ad alimentare il paracadute della stagione successiva. Tuttavia, sul tema sarà l’assemblea di Lega a decidere.

La scorsa stagione la cifra da distribuire tra le società retrocesse ammontava esattamente a 60 milioni, ma per fare un esempio, nel 2020/21 la quota residua di 15 milioni (rispetto ai 60 milioni massimi da distribuire) era stata destinata ad alimentare la cifra complessiva dei diritti tv poi distribuita tra tutti i club di Serie A. Qualora invece la cifra eccedesse i 60 milioni di euro (per esempio, nel caso in cui fossero retrocesse solo società a cui spettano 25 milioni), in quel caso si andrebbe a riproporzionare le quote per ciascun club per un totale di 60 milioni.

Per quanto riguarda il pagamento, lo Statuto della Lega Serie A specifica che il 40% dell’ammontare viene versato il giorno successivo alla disputa dell’ultima gara del campionato al termine del quale è maturata la retrocessione, mentre la seconda quota viene versata entro 15 giorni dalla disputa della prima gara ufficiale della nuova stagione sportiva.

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