Uno degli artefici del trionfo azzurro, uno dei veterani all’ombra del Vesuvio. Uno dei più soddisfatti della vittoria dello scudetto. Piotr Zielinski, il poliedrico polacco preziosissimo nello scacchiere di Luciano Spalletti, ha commentato per DAZN le sue impressioni sul tricolore che mancava da trentatré anni da queste parti.
Napoli, Zielinski: “Non era per niente facile vincere, ma ce l’abbiamo fatta”
Il suo ruolo tra le linee e i tocchi di classe che da anni offre sotto il Vesuvio sono stati importantissimi. Ecco cosa è stato riportato a tal riguardo dall’edizione odierna de Il Mattino. Perché Zielinski è quello che rompe la linea, quello che con un solo passaggio sa tagliare in due la difesa avversaria, quello che salta l’uomo quando serve e all’occorrenza torna in difesa a dare una mano per rubare un pallone vagante. Insomma, quel tipo di giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere in squadra. Ma soprattutto pensa in verticale. E allora raramente vi capiterà di vedergli fare un passaggio a pochi metri per alleggerire l’azione, il polacco viaggia solo e unicamente in direzione della porta avversaria. Gioca sempre con la testa alta e pensa più veloce di tutti, a volte anche dei compagni stessi. In questo Napoli campione d’Italia c’è stato il suo zampino, evidente
Piotr Zielinski, centrocampista del Napoli, è intervenuto ai microfoni di DAZN commentando lo Scudetto azzurro: “Quest’estate era una cosa nuova per tutti, anche per me, perché sono andati via giocatori fondamentali e sono arrivati dei calciatori all’inizio sconosciuti, per cui non era facile. E non era facile neanche dopo la sosta. Napoli-Juventus 5-1? Il racconto di quella partita può essere solo bellissimo”.
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