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Lecco, le motivazioni del CONI dopo l’esclusione dalla B: “Una deroga non era…”

Dopo essersi visto riammettere alla Serie B 23/24 dal Consiglio Federale, il Lecco si è visto nuovamente escludere dal prossimo campionato cadetto dopo la decisione del Collegio di Garanzia del CONI, che ha accolto così il ricorso presentato dal Perugia, seconda società, dopo il Brescia, presente nella graduatoria delle possibili ripescate e che andrebbe a prendere il posto proprio dei blucelesti in caso di esclusione. Il condizionale è d’obbligo visto che il club di Paolo di Nunno ha già dichiarato che proseguirà la sua battaglia legale prima al Tar e poi al Consiglio di Stato.

Lecco, le motivazioni del CONI dopo l’esclusione dalla B: “Una deroga non era…”

Come riporta l’edizione odierna del La Gazzetta dello Sport, sono state pubblicate le motivazioni della sentenza che esclude il Lecco da parte del Collegio di Garanzia del CONI. I giudici della Sezione controversie di ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche hanno infatti ricondotto tutto alla «perentorietà» dei termini per presentare l’iscrizione alla Serie B, sottolineando che «non sembra rinvenibile nell’ordinamento alcuna indicazione che induca a ritenere plausibile un’interpretazione che ne prospetti una deroga in caso di inosservanza».

Deroga che è stata chiesta dal club lombardo, visto che la finale di ritorno dei playoff di Serie C contro il Foggia si sarebbe disputata solamente 48 ore prima della scadenza del 20 giugno per presentare le domande di ammissione ai campionati. Inoltre, con l’esclusione il Collegio di Garanzia del CONI ha di fatto condannato il Lecco a ripartire dai dilettanti.

La questione gira tutta intorno a quel 20 giugno con Lecco e FIGC che hanno ribadito come la società fosse impossibilitata a rispettare tale termine, che nessuno discute che sia perentorio, figurarsi la Federazione che fonda i suoi regolamenti sulle scadenze. L’avvocato FIGC Giancarlo Viglione, nella sua requisitoria, aveva infatti detto: Questa è una situazione particolare che non fa venire meno la perentorietà, ma il nuovo calendario deciso il 27 aprile dalla Lega Pro aveva reso impossibile l’adempimento.

Inoltre, il termine per i requisiti strutturali, casistica in cui rientra il Lecco con lo spostamento delle sue gare casalinghe allo stadio Euganeo di Padova, era addirittura il 15 giugno, tre giorni prima della partita decisiva fra Lecco e Foggia per decidere chi fosse l’ultima formazione promossa in Serie B, con possibilità di aggiunte fino al 20. Ma tutto questo era stato definito a inizio stagione, quando la finale era programmata per l’11 e i giorni a disposizione delle vincitrice erano nove, non due. Poi è arrivato lo slittamento di una settimana per l’inizio dei playoff ed eccoci a questa intricata situazione.

Durante il processo il giudice Tammaro Maiello aveva anche chiesto a Viglione perché la FIGC, alla luce del cambio del calendario, non avesse prorogato i termini di iscrizione.

La risposta non lasciava molti margini di interpretazione: La FIGC ha sbagliato: quando la Lega ha modificato le date si doveva cambiare anche la scadenza per la licenza nazionale della vincitrice dei playoff. Tra l’altro il Lecco aveva presentato istanza di proroga, senza risposta. L’errore commesso non può abbattersi sul Lecco, laddove i nove giorni previsti a inizio stagione erano stati rispettati.

Lunedì 24 ci sarà un nuovo Consiglio Federale che però non definirà le ammissioni, ma soltanto la graduatoria di riammesse e ripescate nel caso in cui la Serie B non arrivi a 20 squadre: da questo punto di vista il Perugia, che sarebbe secondo nelle riammissioni con il Brescia primo, sembra rischi qualcosa proprio sul rispetto di tutti i criteri relativi allo stadio.

Al momento le squadre sono 18 perché oltre al Lecco è stata esclusa anche la Reggina. Nel caso in cui ci fossero ancora ricorsi pendenti, la Federazione ha intenzione di attendere l’ultimo grado di giudizio non sportivo, ovvero il Consiglio di Stato programmato al momento per il 29 agosto. Prima ci sarà il ricorso al Tar dei due club esclusi, che si esprimerà il 2 agosto. Comunque vada viene facile pensare che il campionato sia destinato a partire a settembre.

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