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Napoli, De Laurentiis pensa per Osimhen ad una clausola rescissoria più alta per l’Arabia Saudita

Il Napoli è chiamato alla prova Augsbrug questo pomeriggio alle 18:30, nel frattempo tiene banco il rinnovo di Osimhen. De Laurentiis ha risolto la questione difensore centrale, andando a prendere in Brasile il giovane Natan. Già questa mattina le visite mediche a Villa Stuart, nel pomeriggio potrebbe vedersi a Castel di Sangro. Tolta di mezzo una questione, si passa all’altra. Anzi, si continua sull’altra, il rinnovo di Osimhen. Secondo Sky Sport, De Laurentiis è intenzionato a inserire una doppia clausola rescissoria, una per l’Europa e una per l’Arabia Saudita.

Napoli, De Laurentiis pensa per Osimhen ad una clausola rescissoria più alta per l’Arabia Saudita

Mentre Osimhen sarà assente nell’amichevole di domenica (oggi, ndr) per un problema fisico, prende sempre più piede in tema rinnovo l’ipotesi dell’inserimento di due clausole nel contratto: una – con una determinata cifra – per l’Europa, e un’altra per l’Arabia, con un importo pari al doppio di quella del calcio europeo. Non è una novità l’attenzione di De Laurentiis per le clausole, come quella di Kim valida solo per l’estero. L’attaccante del Napoli torna nel mirino del calcio saudita e in particolar modo dell’Al Ahli. Il club legato al fondo Pif punta sul fatto che un no diretto dell’interessato non c’è mai stato e ora torna all’assalto dell’attaccante che, nel frattempo, parla anche di rinnovo contrattuale col Napoli.

Il club saudita ha messo sul piatto una offerte monstre: 175 milioni di euro nei prossimi 5 anni, 35 netti a stagione. Cifre che non turberebbero Aurelio De Laurentiis, forte di un contratto solido e in piena trattativa per un rinnovo storico che farebbe diventare Osimhen il primo giocatore a superare i 7 milioni di euro netti a stagione nella storia della sua gestione. Per portare Osimhen via da Napoli potrebbero servire oltre 200 milioni di euro. Ma anche davanti ad un’offerta del genere, potrebbe arrivare un ‘no’ degli azzurri vista la difficoltà a pochi giorni alla fine del mercato di trovare un sostituto di livello europeo.

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