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Lazio, Sarri: “Il nostro calendario non è casuale. Mercato? Mi girano i coglioni”

Le parole dell’allenatore biancoceleste prima della sfida con il Lecce: “Siamo migliorati a livello di rosa, il giudice resta il campo”

Lazio, Sarri: “Il nostro calendario non è casuale. Mercato? Mi girano i coglioni”

“Mi girano i coglioni che parte la stagione ufficiale e il mercato sia ancora aperto – attacca l’ex allenatore del Napoli, Maurizio Sarri -. Io devo preparare la partita di Lecce e qui si parla solo di acquisti e cessioni. I giocatori coinvolti rischiano di avere la testa altrove rispetto alla gara che li attende. Questo non è accettabile. Non si capisce perché il mercato debba restare aperto per tre mesi. Ci si lamenta del potere che hanno preso i procuratori, basterebbe far durare il mercato dieci giorni e questo problema non ci sarebbe. Così come è assurdo riaprire il mercato per tutto il mese di gennaio, un periodo nel quale tra coppe campionato si giocano una decina di partite”. Ma l’allenatore della Lazio ce l’ha anche con il calendario della Serie A. Nelle prime quattro trasferte, dopo quella di domani a Lecce, affrontiamo Napoli, Juventus e Milan, ossia tre delle più forti squadre del campionato. Non mi sembra normale che la seconda classificata abbia un calendario del genere. Credo proprio che non sia casuale. Ho parlato con gli statistici e mi hanno confermato che è una possibilità che non esiste. E poi è assurdo giocare con questo caldo. In Germania fermano il campionato d’inverno per il freddo, noi dovremmo fare altrettanto per il caldo”

Prima delle tre trasferte con le big domani ci sarà quella altrettanto insidiosa sul campo del Lecce, dove la Lazio ha perso gli ultimi due confronti di campionato e dove Sarri non ha mai vinto. “E’ l’unico stadio, nell’attuale Serie A, nel quale non ho mai ottenuto una vittoria”, conferma il tecnico. E Il Lecce è una delle due squadre (l’altra è il Torino) che non è riuscito ancora a battere da quando siede sulla panchina della Lazio. Le incognite relative al match del Via del Mare sono però altre. “E’ la prima partita ufficiale e non è mai facile passare dalle amichevoli precampionato alle gare in cui ci sono i punti in palio”. La prima Lazio sarà la stessa dell’anno scorso con un Milinkovic in meno e i nuovi acquisti che partiranno dalla panchina. “La mia sensazione – dice Sarri – è che nella rosa siamo cresciuti, ma nell’undici titolare non so se siamo migliorati”. Gli acquisti piacciono al tecnico, ma vanno inseriti per gradi. “Ognuno ha le sue caratteristiche. Con me i nuovi devono sempre pazientare un po’ prima di essere inseriti. Inoltre sono anche un po’ tutti in ritardo di condizione. Per uno spezzone di gara possono però essere utilizzati. Quello che fisicamente sta meglio è Isaksen, che però è giovane. Kamada è invece un giocatore fatto, ma non ha ancora i 90 minuti nelle gambe”. Infine Luis Alberto, reduce dalla solita estate turbolenta. Senza Milinkovic le sue responsabilità aumentano. “Ma le responsabilità le aveva anche l’anno scorso – osserva Sarri -. E da novembre in avanti se l’è prese nel migliore dei modi. Negli ultimi giorni ha avuto alcuni problemini fisici, ma li sta superando”.

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