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Genoa, Gilardino: “Col Napoli dobbiamo essere affamati e dare il 200%. I tifosi faranno la loro parte…”

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Il Genoa si prepara al match contro il Napoli attraverso le parole del tecnico Alberto Gilardino: “Concentrati al 200%. Incontriamo i campioni d’Italia, miglior attacco e miglior difesa della scorsa stagione. Due candidati al Pallone d’Oro come Kvara e Osimhen. Chi gioca nel Napoli ha grandissima qualità e fisicità. Noi dobbiamo fare una partita di mentalità. I ragazzi devono avere coraggio, dovremo saper difendere bene ma quando ci sarà bisogno di proporre dovremo essere affamato. Pressione? È passione, non pressione. La pressione è giusto ce l’abbia io. I ragazzi devono essere trasportati dalla passione. Io non mi sposto da avere pressioni, le ho sempre avute. È un motivo in più per essere ancora più lucido, più dentro alla partita. Ma la passione è quello che ci deve fare quel qualcosa in più. È quello che noi dobbiamo avvertire, la squadra sa dell’importanza della partita. Noi giochiamo contro i campioni d’Italia ma vogliamo punti.” Segue la conferenza integrale…

Genoa, Gilardino: “Col Napoli dobbiamo essere affamati e dare il 200%. I tifosi faranno la loro parte…”

Garcia ha detto: “Dovremo essere concentrati al 100% per affrontare il Genoa” E voi?

“Noi al duecento per cento. Incontriamo i campioni d’Italia. La squadra che la scorsa stagione ha avuto il miglior attacco e la miglior difesa con due giocatori candidati per il pallone d’oro come Osimhen e “Kvara”. Hanno giocatori di qualità, chi gioca gioca. Sono una squadra con grandissima qualità e fisicità. Da parte nostra dovremo fare una partita di mentalità, quello che ho cercato di trasmettere in questi giorni ai ragazzi. Dovremo avere coraggio e dovremo saperci difendere bene ma quando ci sarà modo di proporre e di creare situazioni pericolose dovremmo essere affamati”.

Come avete lavorato in queste due settimane di sosta? E come sono rientrati i nazionali?

“I ragazzi in nazionale stanno bene. Sono tutti rientrati bene e hanno tutti voglia di essere protagonisti. Chi è rimasto ha lavorato sia dal punto di vista fisico che tecnico-tattico. Abbiamo cercato di migliorare alcune situazioni e lavorato su principi e concetti. Siamo pronti”.

Come si ferma il Napoli?

“La prerogativa, il Dna, la mentalità costante di questa squadra dovrà essere il supporto difensivo da parte di tutti, magari concedere un giocatore davanti come Mateo (Retegui,ndr) ma ci deve essere un blocco compatto e unico come abbiamo già fatto vedere a Roma e a Torino. La compattezza di squadra deve essere la nostra prerogativa e poi avere la mentalità, la voglia e il desiderio di proporre ripartenze ed essere comunque pericolosi nella mtà campo avversaria”.

Malinovskyi è rimasto ad allenarsi, come sta?

“Ruslan ha avuto un piccolo problema ad inizio settimana ed è stato fuori due giorni ma poi si è allenato regolarmente. Può portarci qualcosa di diverso dall’inizio o a partita in corso”.

Contro la Fiorentina all’esordio avete subito la pressione anche di uno stadio pieno, la sentite ancora?

“Intanto ci auguriamo di no. Ma vorrei dire che è passione non pressione. La pressione al massimo la posso avere io. I ragazzi devono invece farsi trasportare dalla passione del nostro popolo. Io le pressioni le ho sempre avute sin da quando dovevo segnare. Alla fine sono un modo per essere più lucidi. La squadra è conscia dell’importanza della partita e dei punti che pesano, anche se affrontiamo i campioni d’Italia. A noi servono punti e questa è la verità”.

Come sta Vasquez rientrato da un lungo viaggio e quali sono le situazioni di Messias e Vogliacco?

“Vasquez è macchina da guerra. Martin ed Haps stanno comunque lavorando molto bene. A sinistra ho queste alternative e le valutazioni le farò domani entro domani sapendo che Johan è un giocatore che ha fame avrebbe giocato anche appena rientrato. Messias nei prossimi giorni dovrebbe accelerare il percorso per farlo rientrare in gruppo e mi auguro che possa inserirsi nei prossimi giorni. Vogliacco sta continuando il suo percorso e mi auguro nel giro di dieci giorni di averlo a disposizione”.

Alla festa dei 130 anni i tifosi le hanno riservato un’ovazione come in passato solo a Gasperini e Ballardini.

“E’ stata una grande emozione. Mi piace sicuramente essere apprezzato per il lavoro svolto. Credo che sia una delle cose più belle e gratificanti che un allenatore possa avere ma anche in tutti i lavori. Alla festa del Genoa i tifosi mi hanno dimostrato di essere unici, un qualcosa che non so sia ripetibile. In questa piazza con questi tifosi si è creato qualcosa di speciale sin dalla scorsa stagione. Credo che se la squadra dimostrerà all’interno del campo di avere la mentalità e l’atteggiamento giusto, credo che le prestazioni le faremo sempre e i tifosi saranno soddisfatti”.

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