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Osimhen tradisce, Garcia non riesce a guarire il Napoli

Non guarisce il Napoli, la diagnosi non è precisa. Anche se qualche segnale c’è. Continua a non entusiasmare, apparso troppo altalenante anche nella quinta giornata di quella Serie A che aveva dominato nel 2022/23, vincendo con cinque turni d’anticipo. Contro il Bologna arriva un beffardo 0-0, propiziato dall’errore dal dischetto di Osimhen, cui si aggiungono le scelte discutibili dell’allenatore: fischi al momento dell’uscita di Kvaratskhelia, mentre il nigeriano, anche lui sostituito, non gradisce e discute col tecnico, rimproverandogli di non aver osato le due punte.

Osimhen tradisce, Garcia non riesce a guarire il Napoli

I calciatori ora si sentono smarriti. Forse traditi. Si impegnano, per carità, ma sotto la tenacia e l’abnegazione c’è ben poco. Nemmeno l’esordio vincente, seppur dopo una prestazione deludente, in Champions ha calmato le peggiori previsioni. Tuttavia, la lezione del Dall’Ara – per certi versi – è severa e pesante. Perché il gruppo azzurro avrebbe meritato di più, sotto molti punti di vista. Ma l’umore è e resta pessimo. Non solo per il risultato finale. Cos’ha il Napoli? Ora tutte le negatività sembrano propendere verso l’allenatore. I risultati non arrivano unicamente se sei più forte del tuo avversario, per quello potresti stare anche tutto il tempo a sciorinare spettacolo in mezzo al campo. I risultati arrivano quando si ha una voglia matta di vincere, attaccando con caparbietà e il desiderio famelico di bucare le mani del portiere avversario. Cose che, in questo Napoli, si vedono a sprazzi. Finisce 0-0 con Osimhen che sbaglia un rigore e poi esce dal campo con ampi gesti di dissenso verso la scelta di Garcia che non ha ancora dato un senso compiuto alla propria creatura che forgia il tricolore in petto. Il Bologna ferma un’altra big dopo la Juventus e il Napoli sale a 8 punti dopo aver vinto sì in Champions ma contando 2 punti nelle ultime 3 gare di A mostrando palesi passi indietro rispetto a un campionato fa. Evidenziati, con accenti marcati, anche in terra felsinea. Il clima di tensione tra i giocatori del Napoli e il nuovo allenatore è palpabile e patron Aurelio De Laurentiis, subito dopo il triplice fischio, lancia un tweet in cui elogia la prestazione vista davanti la tv.

Bologna (4-2-3-1): Skorupski 6; Posch NG (10′ De Silvestri 6.5), Beukema 7, Lucumí 6 (65′ Calafiori 5), Kristiansen 6; Freuler 7, Aebischer 6.5; Ndoye 7 (65′ Saelemaekers 6), Ferguson 6.5 (82′ El Azzouzi NG), Karlsson 6.5 (82′ Orsolini NG); Zirkzee 7. All.: Thiago Motta 6.5

Napoli (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6, Østigård 6, Natan 6.5, Olivera 6 (46′ Mario Rui 6); Anguissa 6.5, Lobotka 6.5 (86′ Cajuste NG), Zielinski 6; Raspadori 6 (67′ Politano 5.5), Osimhen 5 (86′ Simeone NG), Kvaratskhelia 6 (76′ Elmas 6). All.: Rudi Garcia 5.5.

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