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Napoli-Real Madrid, Ancelotti atterra in città: storia di un amore mai nato in azzurro

NAPLES, ITALY - OCTOBER 03: Carlo Ancelotti manager of Napoli looks on prior to the Group C match of the UEFA Champions League between SSC Napoli and Liverpool at Stadio San Paolo on October 3, 2018 in Naples, Italy. (Photo by Catherine Ivill/Getty Images)

Lo stadio Maradona, che per la prima volta in questa stagione registra il tutto esaurito, si veste a festa per una magica notte di Champions League. Arriva il Real Madrid dell’ex Ancelotti e anche il Napoli vuole indossare il suo vestito migliore, quello che l’ha portato a stravincere lo scudetto e che è stato rispolverato nelle ultime due convincenti uscite con Udinese e Lecce (8 gol fatti e solo uno subito). A Fuorigrotta, complici le ultime prestazioni che hanno rilanciato la squadra di Garcia e la pace fatta con Osimhen, si rivivrà la magia delle notti tricolore, quella che fra maggio e giugno ha riempito di gioia un’intera città che ora vuole prolungare questo periodo da sogno.

Napoli-Real Madrid, Ancelotti atterra in città: storia di un amore mai nato in azzurro

Certo, l’avversario è il più scomodo (e affascinante) possibile, Carlo Ancelotti (i Blancos soggiorneranno nello stesso hotel in cui nel 2019 De Laurentiis comunicò l’esonero al tecnico) è un ex dal dente avvelenato, ma gli azzurri arrivano al match nel loro miglior momento da inizio stagione.

Per Carlo Ancelotti – atterrato con la sua squadra da pochi minuti a Capodichino – sarà dunque un tuffo nel passato: a Napoli ha vissuto stagioni intense, benché non felicissime perché segnate da un esonero. A distanza di anni, tornerà quindi nella città che con tanto entusiasmo lo aveva accolto, quando sperava di poter scrive nuove, emozionanti pagine di storia dopo la bellezza espressa dalla formazione di Maurizio Sarri. Sono invece serviti altri due allenatori, passando per Gattuso ed arrivando a Luciano Spalletti, per rivedere lo Scudetto in Campania.

Il paradosso è che Ancelotti tornerà proprio sul “luogo del delitto”. Il primo a sorriderci su, sarà proprio il tecnico reggiano, già perché il suo Real nel pomeriggio sarà ospite dell’hotel Vesuvio, proprio lo stesso albergo a cinque stelle dove nella notte del 10 dicembre del 2019 Aurelio De Laurentiis comunicò all’allora suo allenatore l’esonero, nonostante quella sera il Napoli, battendo 4-0 il Genk, si fosse garantito il passaggio agli ottavi di Champions League.

Quella notte Ancelotti in maniera molto colloquiale cercò di convincere il presidente a non prendere quella decisione. Ma il produttore era convinto che, dopo il famoso ammutinamento del 5 novembre, l’unica soluzione fosse lasciare il tecnico dai modi gentili per scegliere un “sergente di ferro” come Rino Gattuso, ironia della sorte conosciuto da De Laurentiis a Capri, alla festa dei 60 anni di Ancelotti.

“Tutti stanno tornando al loro miglior livello, siamo sulla strada giusta” ha garantito Rudi Garcia dopo la vittoria di Lecce e le prestazioni della squadra ma soprattutto dei singoli (Kvara e Anguissa su tutti) danno ragione alle parole del tecnico, che contro gli spagnoli sarà di nuovo obbligato a chiedere gli straordinari a Ostigard e Natan per via degli infortuni di Juan Jesus e Rrrahmani.

Viste anche le scelte obbligate nessun dubbio di formazione quindi per l’allenatore francese, che conferma il centrocampo composto da Lobotka, Anguissa e Zielinski e rilancia dal primo minuto Politano, che si sistemerà sulla destra del tridente completato da Osimhen e Kvaratskhelia.

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