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Diritti tv, Lega Serie A al bivio: accettare pochi soldi o fare il canale interno?

Diritti tv

Quella dei diritti tv è una partita decisiva per la Serie A del futuro. I club pronti a decidere, mentre il fronte si spacca tra l’opzione Sky-DAZN e la rivoluzione del canale di Lega.

Diritti tv, Lega Serie A al bivio: accettare pochi soldi o fare il canale interno?

Le trattative proseguono da questa estate ma l’esito non è stato esaltante per i club. Per il momento le offerte sono ferme sui 900 milioni di euro a stagione proposti da parte dal tandem Sky-DAZN per una soluzione sulla falsariga di quella odierna: tutti i match per l’emittente online ma tre dei quali in condivisione con Sky. Lo riporta Calcio & Finanza.

Strategicamente per i due broadcaster l’offerta ha senso: DAZN potrebbe offrire l’intero campionato così come fa ora, condizione quasi necessaria per la sua esistenza (altrimenti la sua offerta non convincerebbe chi vuole abbonarsi) e Sky nonostante non avesse più l’intero campionato da trasmettere ha dimostrato di tenere un buon livello di abbonati contando su sport diversi e produzioni in house.

Mediaset invece, inizialmente tra le pretendenti, è uscita di scena e quindi l’ipotesi di una partita in chiaro sembra tramontata. Il punto però è il prezzo e quindi non è da poco. Non v’è dubbio, infatti, che sinora le offerte pervenute non possano essere considerate soddisfacenti da parte della Lega che era partita in estate con l’obiettivo di incassare quantomeno 1 miliardo a stagione.

Non solo, ma le offerte sono inferiori ai 927,5 milioni a stagione del triennio 2021-2024 e questo nonostante l’allungamento del pacchetto su cinque anni (e non più su tre) che in teoria avrebbe dovuto alzare il valore vista la possibilità di sfruttare l’investimento per un tempo più lungo e quindi spalmare meglio i costi fissi.

UN CANALE DELLA LEGA – Nello stesso tempo va detto che il problema non è solo italiano. A conferma che non è un bel periodo per questi tipi di mercato, per esempio, in Francia la Ligue 1 che era partita con velleità importanti per la vendita del pacchetto 2024-2029 (825 milioni a stagione) non ha ricevuto proposte sinora. E sarà interessante vedere che cosa succederà quando il benchmark Premier League varerà la sua asta.

Ma l’alternativa principale è quella di lasciare perdere i broadcaster e le offerte insoddisfacenti e partire spediti con il progetto del canale di Lega. Un progetto che rivoluzionerebbe il modello di business della Serie A per come è stato concepito finora, alzando sicuramente il livello di rischio (che normalmente rimane in capo ai broadcaster), ma con l’idea di provare a incassare di più rispetto ai contratti con le emittenti tradizionali.

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