Dopo Verona, il Napoli può crescere anche senza Osimhen e Anguissa. Certo le assenze sono un problema ma possono essere anche un’opportunità, in questo caso sfruttata alla grande da Cajuste e Raspadari (a cui è mancato solo il gol).
Napoli, sembra tornato il sereno anche grazie alle “alternative”: il punto su Cajuste e Raspadori
Certo l’avversario non è il Real Madrid, quindi bandito ogni semplice euforia. Domani c’è l’Union Berlino e poi il Milan al Maradona. Per la Gazzetta dello Sport, però, Garcia è sulla buona strada e vincere, in Italia come in Europa, aiuta a vincere e fa salire l’autostima del gruppo. Il Napoli un’alternativa così come lo è Cajuste non l’ha avuta nemmeno nell’anno dello scudetto. Perché Ndombélé era giocatore di altre caratteristiche e lo stesso Elmas, che può ricoprire quel ruolo, non ha il passo e la fisicità dello svedese anche se ha dimostrato di saper fare tante cose. E infatti a Verona è stato il giocatore che meglio ha sfruttato i movimenti “a uscire” di Raspadori, arrivando pure davanti al portiere. Raspadori, poi, finalmente schierato da centravanti, ha dimostrato che lì può starci e con lui la squadra la via del gol la trova. È un “falso nove”, che sa cercarsi spazi anche altrove e crearli per gli altri. Insomma, secondo la rosea, il Napoli può stare tranquillo anche senza Anguissa e Osimhen. Entrambi poi a gennaio avranno la Coppa d’Africa che li terrà lontano dalla Serie A per circa un mesetto. Ma al momento Garcia ha la possibilità di scelta davanti tra Kvara, Politano, Lindstrom, Elmas jolly, Simeone e Raspadori. Tutto lascia pensare che contro l’Union Berlino partirà titolare proprio l’argentino.
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