A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Mario Cvitanovic, allenatore ed ex tecnico di Rrahmani: “Il Napoli? Il risultato dà ragione all’allenatore, soprattutto i punti. Il calcio si gioca per i tifosi, però quando c’è il risultato va sempre bene. Quando non ci sarà il risultato sarà un problema. A questo punto le scelte sono di Garcia.
Rrahmani? È un grande giocatore e anche l’anno scorso ha fatto vedere di essere un giocatore che ha valore e ha fatto molto bene con Spalletti soprattutto quando giocava con Koulibaly. Può giocare a tre e a quattro. Ha giocato sempre bene, fa il suo. È un giocatore che gioca sempre in linea, tutti gli allenatori lo amano, perché non si aspettano da lui grandi cose, ma lui gli dà quello che vogliono.
Le 3 sconfitte del Napoli quest’anno? È molto difficile paragonare il Napoli con il Real Madrid che ha grande esperienza in Europa. Il Napoli ancora deve arrivare a questo punto. Ho visto qualche partita contro Fiorentina e Lazio, è difficile perché ci sono le squadre sempre più o meno sullo stesso livello per arrivare ad una certa situazione.
Se è vero che Conte ha detto di no al Napoli, il presidente doveva proseguire con Garcia. A questo punto vuol dire che qualcosa può succedere anche negli spogliatoi perché quando il presidente parla con un altro allenatore, vuol dire che non ha fiducia in quello attuale e potrebbe non avere grande autorità nello spogliatoio.
Ci vuole pazienza soprattutto se non ci sono risultati.
In Croazia ho sentito che si parlava di Tudor a Napoli. Per me è stata una bellissima esperienza a Napoli. La città merita una grande squadra, i tifosi meritano successi grandissimi. È molto difficile stare e giocare a Napoli.
Tudor possibile sostituto di Garcia? Non so cosa succede a Napoli, però Tudor ha fatto molto bene a Verona e a Marsiglia. Garcia ha fatto molto bene in tutte le squadre che ha allenato, ha avuto problemi in Arabia Saudita ed essendoci stato anche io posso dire che è stato difficile anche per me come per gli allenatori che hanno una propria idea”.
Antonio Napoletano
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