Dopo due sconfitte con Juventus e Paris St. Germain il Milan cerca il riscatto a Napoli. Stefano Pioli presenta la partita del Maradona: “Non abbiamo ottenuto ciò che volevamo domani occasione per dimostrare di essere migliori. Sono stati giorni di lavoro, di confronto, di dialoghi con i giocatori per alzare il livello della squadra. Nervi tesi sì, ed è giusto che sia così. Sono quelli giusti: ci mancherebbe altro. Ne abbiamo parlato e abbiamo chiarito, con Calabria nessun problema”
Milan, Pioli: “A Napoli dobbiamo dimostrare il nostro valore”
Contro il Napoli di Garcia, distante 4 punti dai rossoneri, vietato sbagliare. Ecco le parole di mister Pioli nella conferenza stampa della vigilia.
Questa squadra ha lo spirito giusto per cambiare questo momento?
Ha la voglia di cambiarlo. Per la prima volta in stagione veniamo da due sconfitte di fila, in due scontri diretti e ora ne abbiamo un altro. Sul campo dobbiamo dimostrare di essere costanti, attenti e determinati per giocare sfide così importanti.
A Napoli avete l’occasione per rifarvi?
La prossima partita è sempre l’occasione per rifarti. Non si vive nel passato, ma la partita più importante è sempre quella che devi giocare. Non abbiamo avuto i risultati che volevamo nelle ultime due partite, abbiamo fatto errori pagati a caro prezzo, ma a Napoli possiamo dimostrare di poter essere migliori.
Qual è l’umore della squadra?
Sono stati giorni di dialogo, lavoro e confronti coi giocatori. Lo faccio sempre e lo faccio per alzare il livello.
Gli uno contro uno in difesa è un atteggiamento che verrà cambiato?
Abbiamo un nostro modo di giocare che dobbiamo portare avanti, ma ci sono momenti in cui dobbiamo essere più attenti.
Furlani vuole festeggiare a maggio: come ha preso queste parole dopo due sconfitte?
In maniera positiva, abbiamo una società ambiziosa e che pensa in grande. Chiaro che il nostro obiettivo è vincere il campionato.
Ci sono i nervi tesi in squadra?
Sì, giusto che sia così perché non siamo riusciti a dare il massimo nelle ultime partite. Nervi tesi giusti, ci siamo confrontati e stiamo meglio di prima. Tutto chiarito nello spogliatoio e con Calabria.
Come si risolve il problema del gol? Come stanno Okafor e Jovic?
Ci stiamo lavorando perché nelle ultime partite è una situazione che ci sta penalizzando. Abbiamo creato situazioni pericolose, ma ci sta mancando l’ultimo passaggio. Okafor e Jovic a disposizione.
Com’è il rapporto con Garcia? Come si ferma Kvaratskhelia?
Rudi Garcia è un ottimo allenatore che allena un’ottima squadra. Ha avuto qualche difficoltà all’inizio ma ha rimesso la squadra in carreggiata. Gli manca Osimhen, ma il Napoli ha dimostrato di essere forte anche senza. Kvaratskhelia è da tenere in grande considerazione perché può farti molto male.
Come mai i centrocampisti segnano poco?
Dobbiamo riempire di più l’area avversaria dopo l’uno contro uno sugli esterni. Reijnders ha le qualità per fare meglio sia l’ultimo passaggio che in fase conclusiva. Con il Psg abbiamo recuperati molti palloni nella loro metà campo e potevamo fare meglio, ma c’è mancato a volte il movimento e a volte il passaggio. Dobbiamo avere un atteggiamento diverso e una qualità superiore davanti.
Come sta Loftus-Cheek?
È un giocatore importante per noi sia quantitativamente che qualitativamente. È guarito dalla lesione muscolare, ma ora ha una infiammazione addominale. Sta meglio, ma gli manca l’ultimo step per tornare in gruppo. Psicologicamente va un po’ guidato e sostenuto perché in passato ha avuto tanti problemi. Era partito benissimo e ora va sostenuto.
Difensivamente parlando ci sono delle cose da sistemare?
Abbiamo lavorato molto. Essere aggressivi non vuol dire essere scoperti ed accettare sempre l’uno contro uno. Dobbiamo leggere meglio le situazioni con palla coperta o scoperta. Sono cose da perfezionare, ma l’atteggiamento mentale non va cambiato.
Hernandez è in calo rispetto alla sua migliore versione?
Stiamo sviluppando una fase offensiva sulla sinistra un po’ diversa rispetto al passato e ci sta che lui sia un po’ meno dirompente e più di appoggio. Theo è fortissimo e lui lo sa, ma tutti dobbiamo alzare il livello. Rispetto alla scorsa stagione quando abbiamo giocato contro il Chelsea e la differenza di categoria era evidente, a Parigi ci siamo avvicinati molto. Non siamo a quel livello ancora, ma possiamo arrivarci e Theo può aiutarci.
Come cambia il Napoli con Garcia?
Nella fase difensiva non sono cambiati molto. Con la palla prediligono il fraseggio e comandare il gioco, ma non ci sono differenze notevoli rispetto al Napoli dell’anno scorso. Sanno palleggiare ma anche affondare velocemente. Con Raspadori forse il gioco è più raccordato, mentre Simeone è bravo ad attaccare la profondità.
Adli e Krunic possono giocare insieme?
Giusto che si sia creato un dualismo visto che hanno la stessa posizione. Al momento non li vedo giocare insieme. Le caratteristiche sono diverse e vedrò di partita in partita, ma sono contento delle loro prestazioni.
Potrebbe tornare il 4-2-3-1 o questa rosa non è adatta?
In fase difensiva siamo spesso in 4-2-3-1. In possesso palla prendiamo ora posizioni diverse, ma saranno le prestazioni a dirmi dove insistere e dove cambiare qualcosa. Sono sempre disponibile a fare modifiche per migliorare le cose.
Il Milan di Pioli è presuntuoso o coraggioso?
Io cerco di essere convinto di quello che faccio, studio e mi preparo per fare il meglio. Io devo essere convinto in quello che propongo e solo così posso convincere i miei giocatori.
Se vuoi sapere di più sul Napoli, tieniti aggiornato con www.gonfialarete.com