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Monza, la Procura della Figc può riaprire il caso Izzo. Lo scenario

Armando Izzo

Nuovi guai in vista per Armando Izzo, condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa e frode sportiva a cinque anni di carcere.

Monza, la Procura della Figc può riaprire il caso Izzo. Lo scenario

Secondo “Il Fatto Quotidiano”, le motivazioni della condanna in sede penale potrebbero riaprire anche il filone sportivo per il difensore del Monza, già squalificato 6 mesi in appello (dai 18 del primo grado) per presunte combine delle partite Modena-Avellino del 17 maggio 2014 e Avellino-Reggina del 25 maggio 2014. Le motivazioni svelano che il processo sportivo si è basato su una bugia, poiché Izzo temeva delle ritorsioni da parte del clan Accurso che aveva scommesso ingenti somme.

“Deposizione condizionata dal timore di eventuali ripercussioni in sede di giustizia sportiva – si legge a pagina 6 – sicché la disamina dell’attendibilità dovrà tener presente tale aspetto”. Gli inquirenti della Figc, come spesso accade, al tempo della sentenza sportiva, avevano in mano tutti i fascicoli di una inchiesta chiusa da poco e non ancora approdata in tribunale per il processo penale. Il 10 gennaio 2021 Izzo viene interrogato in aula e la versione fornita contrasta con gli elementi emersi durante le indagini.

Alcuni dettagli cruciali non combaciano: come avvenne l’incontro al ristorante con Accurso, se davvero era infortunato prima di Modena-Avellino e quindi sicuro di non giocare o se invece, come ammette in aula, simulò problemi muscolari perché aveva intuito la combine. Il pm Maurizio De Marco contesta la versione fornita dal difensore attualmente in forza al Monza, l’avvocato Rino Nugnes gli chiede spiegazioni: “Perché sapevo che c’era di mezzo un processo sportivo e quindi sapevo che dicendo la verità lì mi avrebbero tagliato la testa, non avrei giocato più a calcio”.

La Procura Figc ha chiesto gli atti per valutare se ci sono gli estremi per processarlo una seconda volta (servono “fatti nuovi”), o quantomeno contestargli la falsa testimonianza. Il problema è la prescrizione, che scatterebbe facendo partire il conto dalla testimonianza, ma non dalle motivazioni. Izzo, che da sempre si dichiara innocente, è attualmente infortunato ed è stato recentemente operato al piede sinistro. Per il difensore si prospetta uno stop di tre mesi e il ritorno in campo solo nel 2024.

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