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La vittoria in casa diventa un tabù, primo punto per i tedeschi. Ma quante palle gol sprecate…

Nel Gruppo C, il Napoli attacca per tutta la partita ma non riesce ad andare oltre l’1-1 contro l’Union Berlino, che interrompe una serie di 12 sconfitte consecutive in tutte le competizioni.

La vittoria in casa diventa un tabù, primo punto per i tedeschi. Ma quante palle gol sprecate…



L’inno della Champions League torna a risuonare al Maradona: arriva l’Union Berlino, reduce da una striscia di 12 sconfitte consecutive. Il Napoli, non solo in virtù di questa statistica, è favorito. Sulla carta un match facile vista la crisi dei tedeschi, reduci da 12 sconfitte consecutive, ma Di Lorenzo e compagni non possono permettersi di abbassare la guardia. Tre punti significherebbero ipotecare gli ottavi di finale. La strada verso gli ottavi per il gruppo azzurro è indirizzata, ma la qualificazione aritmetica non arriverà sicuramente stasera. Il Napoli, anche in caso di vittoria contro l’Union Berlino deve comunque aspettare la prossima partita, al “Santiago Bernabeu” contro il Real Madrid il 29 novembre, per provare a strappare il pass per entrare nelle prime sedici d’Europa.

Dopo gli scontri della notte, ancora tensioni in città. Quasi una guerriglia urbana tra tifosi del Napoli e berlinesi si sono verificati nel quartiere di Fuorigrotta, Napoli, a poca distanza dallo stadio.

Ma certe storie, fanno parte di un altro tipo di cronaca, quella che non ci piace raccontare. Come da copione, riecheggia l’urlo possente dei tifosi partenopei al termine dell’inno griffato Tony Britten. Da brividi. Alla mezzora i padroni di casa stappano la partita, ma il tap-in di Anguissa sulla torre di Di Lorenzo viene annullato dopo il controllo del Var (fallo del terzino). Gli azzurri continuano a spingere, e al 39’ arriva l’1-0: cross deviato di Mario Rui dalla sinistra e tocco vincente con il petto di Politano. A pochi istanti dal duplice fischio i tedeschi pareggiano il conto dei legni colpiti, con la punizione di Juranovic in chiusura di primo tempo.

Nella ripresa i partenopei premono forte per il raddoppio, ma a segnare sono clamorosamente gli ospiti: al 52’ contropiede lanciato da Rousillon, conclusione di Becker, respinta di Meret e tap-in vincente di Fofana. Entra anche Simeone per dare ulteriore spinta ma neppure con 4 attaccanti in campo e un Kvaratskhelia dalle poleveri bagnate che si accende solo nel finale il Napoli riesce a trovare il gol che vale tre punti. Resta comunque aperta la qualificazione per la squadra di Garcia. Fatto sta che il Napoli spreca il primo match point europeo per ipotecare il pass per gli ottavi di Champions, nonostante una serie infinita di tentativi verso la porta di Ronnow.

 

NAPOLI (4-3-3): Meret 6: Di Lorenzo 6, Rrahmani 5, Natan 6.5, Mario Rui 6.5 (76′ Olivera 6); Anguissa 6, Lobotka 6 (76′ Simeone 5.5), Zielinski 5.5 (91′ Cajuste NG); Politano 7.5 (87′ Lindstrom NG), Raspadori 6.5, Kvaratskhelia 5.5. All. Garcia 6

UNION BERLINO (3-5-2): Ronnow 7; Jaeckel 6, Bonucci 6.5, Leite 6; Juranovic 6 (64′ Trimmel 6), Khedira 5.5 (70′ Tousart 6.5), Haberer 6 (79′ Aaronson 6), Laidouni 6 (70′ Kral 6), Roussillon 6.5 (79′ Gosens NG); Becker 6.5, Fofana 7.5. All. Fischer 6.

 

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