Oltre a conquistare i 3 punti, nella giornata di ieri, al Gewiss Stadium di Bergamo, la ritrovata squadra di Walter Mazzarri è riuscita anche a superare i fantasmi del passato, che ad un certo punto dell’incontro, dopo il pareggio della Dea, hanno sembrato palesarsi nella testa dei calciatori partenopei. Ad entrare nei dettagli è l’edizione odierna del Corriere dello Sport, di seguito i dettagli.

Napoli, al Gewiss Stadium gli azzurri battono i fantasmi del passato: i dettagli

“Il Napoli si è rialzato più e più volte, è riuscito ad uscire dalle proprie paranoie quando pareva ci stesse cascando di nuovo, l’ha vinta nel momento migliore dell’Atalanta, l’ha strappata al caso o magari benedicendo la generosità di Carnesecchi: e però, in quell’1-2 che sistema umore e classifica e spruzza bollicine sul debutto di Walter Mazzarri, c’è pure il desiderio di ribellarsi alle paure, tante e pure troppe. Kvara, che appartiene ad un’altra categoria, ha scaraventato se stesso nella partita in maniera inusuale (di testa, 44′ pt, dopo giro palla e traversone di Di Lorenzo), bruciando le statue di cera – Scalvini e Djimsiti – e spingendosi con il Napoli al di là delle ombre, in quel primo tempo dominato dal gelo, anestetizzato da Anguissa e da Lobotka, o anche da Natan, svelto di testa. E comunque, 4-3-3, con padronanza degli spazi, le coperture necessarie, un forcing mai eccessivo, per non aprire praterie alle spalle”.

Andrea Alati

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